LIBERTÀ E DISUNITÀ
Il passato è un parente lontano, il presente un fastidio e il futuro un’equazione a più incognite. Dopo aver fatto fatica e sacrifici per compiere un percorso di benessere, libertà e conquista di diritti, oggi viviamo alla giornata in un permanente equilibrio precario, privo di orizzonti stabili.
- Audi Palace
Il passato è un parente lontano, il presente un fastidio e il futuro un’equazione a più incognite. Dopo aver fatto fatica e sacrifici per compiere un percorso di benessere, libertà e conquista di diritti, oggi viviamo alla giornata in un permanente equilibrio precario, privo di orizzonti stabili. A dirla tutta, in molti si domandano cosa ci sia da celebrare se al traguardo dei 150 anni arriva un Italia più disunita che unita. Un secolo e mezzo dopo, siamo sempre in bilico tra identità nazionale e radici locali. E per di più l’instabilità politica e istituzionale che viviamo genera rischi. L’antica culla del diritto può diventarne la tomba?
Dialogo tra
Sergio Romano, storico, editorialista, autore con Marc Lazar de “L’Italia disunita” (Longanesi)
e
Stefano Rodotà, professore emerito Diritto civile Università Sapienza Roma, autore de “Diritti e libertà nella storia d’Italia. Conquiste e conflitti 1861-2011” (Donzelli)
Conduce:
Enrico Cisnetto, “Cortina InConTra”