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Iniziale Titolo: TUTTI
Vespa Bruno_Il Cuore e la spada
Il cuore e la spada. Storia politica e romantica dell’Italia unita 1861-2011
Bruno Vespa
Mondadori, 2010
​​Nel centocinquantenario dell'unità d'Italia, Bruno Vespa ripercorre quasi due secoli di vita italiana - dai primi vagiti del Risorgimento alle ultime convulsioni dello scontro tra Berlusconi e Fini che rendono problematico l'andamento dell'attuale legislatura - componendo un originale affresco in cui gli uomini e le donne che hanno fatto (e stanno facendo) il nostro paese escono dal Pantheon della storia per raccontare le loro vicende politiche e private. Rivivono così le gesta e gli amori degli «eroi» dell'epopea risorgimentale: Ca vour, impegnato a tenere a bada i drammatici pasticci organizzativi di Mazzini e il fantastico spirito d'avventura di Garibaldi; Vittorio Emanuele II e la contessa di Castiglione, con le loro imprese erotiche e patriottiche. E poi la geniale spregiudicatezza di Giolitti, convinto monogamo, e le follie sessuali e politiche di d'Annunzio; la tempestosa vita sentimentale di Mussolini e la solitudine di Gramsci. L'avventura del fascismo, nato con un enorme consenso popolare e precipitato nella tragedia di Salò; la gloria e gli orrori della Resistenza, la guerra di Liberazione e le vendette sui vinti. E ancora, il drammatico confronto tra De Gasperi e Togliatti, tanto diversi in politica come in amore, e l'Italia del miracolo economico, in un mondo congelato dalla guerra fredda. Moro, Fan fani e Andreotti, protagonisti democristiani della lunga stagione del centrosinistra e del «compromesso storico», battezzato dal Parlamento proprio nel giorno del sequestro del presidente della Dc. L'irriducibile antagonismo tra Craxi e Berlinguer, gli anni di Tangentopoli, la fuga (e la morte) del leader socialista a Hammamet e, infine, l'avvio traumatico della Seconda Repubblica e del lungo - e tuttora inesaurito - protagonismo di Berlusconi nella vita politica italiana. A quest'ultimo scorcio della nostra storia sono dedicati i quattro capitoli finali, che ricostruiscono passo passo lo «sdoganamento» di Fini e l'alleanza con la Lega nell'inattesa vittoria del Cavaliere contro la «gioiosa macchina da guerra» di Occhetto, il ribaltone di Bossi e l'ambigua nascita del governo Dini. L'Ulivo di Prodi, la rottura con Bertinotti e il supposto «tradimento» di D'Alema e Marini; la rivincita di Berlusconi e le liti con Follini; il ritorno del Professore (con la larghissima ma debole Unione) e la sua caduta; il balzo del Cavaliere sul «predellino» di San Babila, il divorzio da Casini, il recupero di Fini, sino alla terza vittoria elettorale di Berlusconi, passato dal consenso del primo anno di governo agli attacchi causati dalle vicende di Noemi e di Patrizia D'Addario, al successo del G8, alle nuove vittorie elettorali e allo scontro con Fini, che, sentendosi isolato nel PdL, fonda un nuovo partito, Futuro e Libertà. Mentre, a sinistra, il segretario del Pd Bersani stringe patti con Vendola e Di Pietro, e insieme a Fini e Casini vuole varare una nuova legge elettorale per battere il Cavaliere, inseguito dall'inizio del suo impegno politico da una serie ininterrotta di processi. Vespa ha parlato con ognuno dei protagonisti della scena politica italiana. E di ognuno ci narra, con ritmo incalzante e ricchezza di dettagli, i colpi di genio e gli errori, gli amori e le debolezze, con quel gusto di raccontare che è la chiave del grande successo dei suoi libri.
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Quando ci batteva forte il cuore
Stefano Zecchi
Mondadori, 2010
​Complicato, carico di incomprensioni, il rapporto tra padre e figlio, anche se questi è ancora piccolo, non è mai scontato. È con la madre che un bambino si sente naturalmente, istintivamente figlio. Talvolta, però, accade qualcosa di drammatico che sconvolge e ridefinisce la relazione tra padre, madre e figlio.Pola 1945. La Storia è crudele con gli italiani dell'Istria, della Dalmazia e di Fiume: se nel mondo si festeggia la pace, qui le loro sofferenze non hanno tregua. I vincitori della guerra decidono il destino di quelle terre, tracciando con la matita rossa sulla carta geografica nuovi confini, mentre fra gli italiani cresce il rancore, la delusione, il dolore nel vedere la patria consegnata agli jugoslavi. Il dramma della gente di Pola sconvolge la famiglia del piccolo Sergio, costretta a subire umiliazioni e soprusi da parte dei nuovi occupanti slavi. La mamma di Sergio, Nives, maestra di scuola elementare, si batte con grande coraggio nella difesa dei confini della patria: colta, autorevole, fiera, raccoglie intorno a sé i propri concittadini che non intendono chinare la testa di fronte alle decisioni dei vincitori, all'invasione delle truppe di Tito e alle loro sanguinarie violenze. Anche Sergio nutre per la madre una vera ammirazione. Ha sei anni, è cresciuto con lei, ha visto il padre per la prima volta soltanto al suo ritorno dalla guerra. Per lui prova soggezione, quasi diffidenza: lo sente come un intruso tra sé e la madre.Intanto la politica internazionale, con l'annessione dell'Italia orientale alla Jugoslavia, travolge l'esistenza degli istriani. Nella famiglia di Sergio è tempo di decisioni gravi. La loro città, la loro lingua non saranno più italiane; vecchie abitudini, antiche tradizioni sono destinate a sparire: nel turbine di questa tragedia che sconvolge amori e amicizie, Flavio e Sergio, padre e figlio, impareranno a conoscersi, suggellando un'affettuosa dolcissima alleanza, che li aiuterà, dopo imprevedibili avventure e grandi sofferenze, a costruire una nuova vita insieme. Nelle pagine di questo romanzo, la rigorosa ricostruzione di un periodo terribile e ancora poco conosciuto del Novecento si accompagna a una storia intima, delicata, toccante. Stefano Zecchi dà vita a un affresco importante, che illumina il dramma di un popolo e insieme racconta tutta l'emozione di un grande amore tra padre e figlio.

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Se tu fossi qui
Maria Pia Ammirati
Cairo Editore, 2011
Una giovane donna muore e il marito Matteo, sconvolto, comincia a interrogarsi sulla loro vita in comune. Mano a mano viene trascinato in un vortice di indizi e di incredibili rivelazioni, di false piste e di agnizioni inattese. Un telefonino che continua a suonare, messaggi che lampeggiano nella notte. Un amante segreto? Un amico troppo caro? Una seconda vita misteriosa? Una malattia nascosta? Un passato che ritorna? O solo un uomo e una donna che hanno smesso di comunicare, che non hanno saputo mettere a nudo il loro cuore. Questo non è un romanzo. È una storia che scommette sull'impossibile e trasforma la narrazione dell'indicibile in lettura awicente. È un libro sulla paura e sull'incapacità di amare. Un racconto estremo sulla mancanza di coraggio che affligge spesso la nostra vita quotidiana. Sulla difficoltà di vivere appieno la propria vita. Succede tutto nel tempo veloce e atroce del funerale di Luisa, in quello spazio breve e vuoto dove il tempo viene sospeso. Matteo scopre di non sapere nulla della giovane moglie e vorrebbe a tutti i costi tornare indietro. Vorrebbe amarla, abbracciarla, conoscerla, condividere giorni felici con le due figlie piccole. Ma non è più possibile. Si può soltanto pensare di ripartire, stavolta senza troppi preparativi e con un bagaglio nuovo di verità irrinunciabili. Scabra, essenziale, affilata dalla lama di uno sguardo impietoso, la narrazione corre veloce verso il suo finale liberatorio.
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Senza pace. Da Nassiriyah a Kabul, storie in prima linea
Andrea Angeli
Rubbettino, 2011
​Uomini e donne impegnati in missioni di pace visti da vicino come mai prima d'ora, con i loro dubbi, ansie, speranze, frustrazioni, tra successi e sconfitte, vite sul filo del rasoio e situazioni estreme. Episodi indediti di spedizioni ai confini del mondo. Storie dal tormentato Afghanistan, dove ci siamo dentro fino al collo, che emergono dal buio tunnel dove la comunità internazionale si è infilata e da cui stenta ad uscirne fuori. Eroi autentici ed eroi per caso, generali e diplomatici, cooperanti e reporter d'assalto, ma anche soldati semplici e gente comune, tutti narrati con lo stile del peacekeeper.
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I menù del Quirinale
Giovanni Ballarini
Accademia Italiana della Cucina, 2011
​Da Vittorio Emanuele II a Giorgio Napolitano, un'ampia testimonianza su usi e costumi dei capi di Stato attraverso i 250 menu inediti, reali e presidenziali dalle collezioni degli Accademici Maurizio Campiverdi (in massima parte), Domenico Musci, Franco Chiarini e Giovanni Chiriotti, integrate dai menu e dalle notizie fornite dall’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica.
Silenzioso protagonista dell'evoluzione storico-culturale della civiltà gastronomica, testimone eloquente di avvenimenti e personaggi e delle numerose occasioni conviviali che caratterizzano la vita politico-sociale dello Stato, il menu è un documento indispensabile per conoscere i gusti di un'epoca, seguirne l'evoluzione attraverso le differenze nella preparazione delle vivande e comporre quel vastissimo mosaico di usi, costumi  e tradizioni propri di una Nazione.
Con questa pubblicazione, del tutto oroginale, l'Accademia Italiana della Cucina - Istituzione Culturale della Repubblica Italiana - contribuisce alla celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia.

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Lettera a un amico antisionista
Pierluigi Battista
Rizzoli, 2011
​Il blocco di Gaza e il sanguinoso assalto alle navi turche hanno riportato la questione israeliana al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica. E inevitabilmente sono finite in un unico calderone la condanna dell'aggressione, il sostegno alla causa palestinese e il rifiuto radicale delle ragioni di Israele, con tanto di boicottaggio nei supermercati ai prodotti alimentari. Per un osservatore come Pierluigi Battista, chi - a destra e a sinistra - si professa "antisionista" troppo spesso è semplicemente antisemita. Quali sono i motivi dell'ostilità? Perché critiche lecite sfumano così facilmente in un odio secolare? E perché i cosiddetti pacifisti sono pronti ad armarsi di luoghi comuni (e non solo) contro uno Stato e un popolo che difende solo il proprio diritto all'esistenza?
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Il calcio alla sbarra
Oliviero Beha; Andrea Di Carlo
Rizzoli, 2011
​Che cosa è successo al calcio, in Italia come in Europa, negli ultimi trent'anni? Quali sporchi giochi vengono condotti dietro lo spettacolo dello sport più amato del mondo? Chi ne muove gli enormi interessi nascosti? Questa edizione aggiornata di Indagine sul calcio si arricchisce di una nuova introduzione firmata da Oliviero Beha, che parte da Scommettopoli raccontandone le leggende, le memorabili figure dimenticate e facendo luce sul circuito internazionale delle scommesse e sui legami tra calcio, mafia e politica. Vecchi bomber burattinai, funzionari corrotti, giocatori indebitati fino al collo, professionisti che minacciano i colleghi e portieri che somministrano di nascosto sonniferi ai compagni.
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Montaigne. L'arte di vivere
Sarah Bakewell
Fazi Editore, 2011
​Eccentrico, pigro, contraddittorio, smemorato, Montaigne è il filosofo che infranse un tabù e parlò di sé in pubblico. Dopo oltre quattrocento anni, i lettori continuano a tornare da lui in cerca di compagnia, saggezza, intrattenimento - e di se stessi. Nella sua avversione per la crudeltà, e in generale per qualunque ambizione sovrumana, Montaigne ci esorta a salvaguardare la nostra umanità nelle epoche buie: rappresenta una mai spenta vocazione alla libertà e un antidoto contro ogni forma di esaltazione. E una fonte preziosa di piccoli consigli: leggere molto, mantenendo però la mente sgombra; essere conviviali, riservandoci però un "retrobottega" tutto nostro; guardare il mondo da angolazioni diverse, evitando così di irrigidirsi nelle proprie convinzioni. Non trovò mai una risposta definitiva, ma non smise di porsi la domanda: Come vivere? Ossia: come relazionarsi agli altri? Come affrontare la violenza? Come superare la paura della morte? Come rassegnarsi alla perdita di qualcuno che amiamo? Attraverso Sarah Bakewell, Montaigne ci ammaestra nell'arte più ardua di tutte: vivere bene quest'unica vita. Rifiutandosi di lasciarlo confinato nel suo tempo, Bakewell inaugura un nuovo modo di scrivere biografie e ci mostra che capire Montaigne è un po' come capire noi stessi.
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Tassati e mazziati
Giuseppe Bortolussi
Sperling&Kupfer, 2011
​Tasse, tasse e ancora tasse. Tutti dicono che sono troppe. Ma quasi tutti ignorano che, oltre a quelle visibili, si pagano una quantità incredibile di imposte nascoste: dai fondi pensione, al project financing (con cui "finanziamo" due volte le opere pubbliche), dalle "tasse sulle tasse", come l'Iva sulle accise della benzina, a quelle che cambiano nome (ma non sostanza). Un libro che intende smontare tutti i falsi miti sulla fiscalità in Italia e spiegare le ricadute concrete sulle «tasche» di cittadini e imprese. E affronta in questa chiave i temi più caldi: l'evasione, la reale pressione tributaria, il federalismo fiscale.
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Ira. La passione furiosa. I 7 vizi capitali
Remo Bodei
Il Mulino, 2011
​L'ira è un flusso potente di energia, che può esplodere per un'ingiustizia subita, un amore ferito, una speranza delusa o un senso di vergogna; è una passione forte che può sconvolgere la vita del singolo o il corso della storia, e che spesso si incrocia con l'odio e con la superbia, accompagnandosi al desiderio di vendetta. Nel volume, lo sguardo del filosofo ne coglie il senso, gettando luce sulle infinite manifestazioni di questo nodo dell'anima, sulle sue origini naturali e culturali, sulle sue declinazioni storiche, politiche e sociali, poiché l'ira è in grado di mobilitare sette, folle o interi popoli. Una forza dirompente, non sempre negativa, che può essere elaborata e riportata a proporzioni adeguate alle circostanze e a criteri di giustizia.
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La mia politica
Renato Brunetta
Marsilio, 2011
​Un capitalismo corporativo e in cerca di protezioni è sempre l'altra faccia della medaglia di uno stato dirigista, opprimente e inefficiente. La combinazione di questi due fattori è la causa principale della scarsa crescita dell'economia italiana. Da Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta ha quindi sviluppato un preciso disegno di politica economica che vede nella riforma delle istituzioni e dello stato, nel suo concreto agire attraverso la pubblica amministrazione, la condizione necessaria per rompere le strutture corporative che frenano la nostra capacità di competere efficacemente sui mercati interni e internazionali. Gli articoli che compongono questo volume testimoniano il percorso attraverso il quale si è articolata in questi tre anni la sua azione di governo: le battaglie per la riduzione della spesa pubblica, l'avvio di riforme a costo zero, gli scontri con i condizionamenti internazionali e con le antiche incrostazioni nazionali che vincolavano la politica economica, gli attacchi frontali, le strategie messe in atto e gli strumenti per realizzarle.
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Oggi (vi) cucino io
Renato Brunetta; Fabrizio Nonis
Sperling&Kupfer, 2010
​Due amici, una sola passione: la cucina. Renato Brunetta (ministro, qui nelle insolite vesti di cuoco) e Fabrizio Nonis (macellaio-gastronomo noto al pubblico televisivo) hanno raccolto anni di esperienza ai fornelli in un libro dedicato a una delle ricchezze senza tempo del nostro Paese: il patrimonio della cucina regionale. Dai folpeti alla veneziana alla cassata siciliana, dai canederli tirolesi alla mitica fiorentina, gli autori ci guidano in un viaggio lungo le strade del gusto delle venti regioni d'Italia attraverso una selezione (molto personale) di oltre duecento ricette unite ai ricordi di luoghi, sapori, incontri, momenti legati al cibo e ai riti del mangiare insieme. Raccontano con chiarezza come cucinare piatti noti e piatti da riscoprire, condividono i loro piccoli segreti per reinventare una ricetta della tradizione o per variarne una assaggiata più volte, consigliano gli abbinamenti giusti con i migliori vini italiani. Arricchito da un vademecum per reimparare l'arte antica di scegliere le carni giuste, questo volume è un goloso "menu" da preparare con un occhio sempre rivolto al vero obiettivo di chi ama stare in cucina: il benessere e il piacere di chi gusterà le sue creazioni. I diritti di questo libro sono devoluti a Il Gabbiano Jonathan - Il Pino, Cooperative Sociali di Solidarietà.
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Rivoluzione in corso
Renato Brunetta
Mondadori, 2010
​In questo libro, Brunetta racconta quel che ha fatto e quel che intende fare: non solo la crociata contro i burocrati che danneggiano cittadini e colleghi, ma anche interventi per connettere in rete uffici che oggi si parlano solo tramite pratiche e carte bollate, misure per stabilire principi di responsabilità e meritocrazia simili a quelli usati nel settore privato, politiche di trasparenza, apertura, efficienza. Dentro a questo vero e proprio diario di bordo si mescolano i dati e le statistiche più aggiornati con i racconti della quotidiana attività, le riflessioni politiche sulla macchina statale con lo stato d'animo e le idee di un ministro che non intende arrendersi, i particolari più significativi di un progetto di grande respiro e gli aneddoti più gustosi della lotta politica, parlamentare, personale. Tutto è presentato con lo stile comunicativo che gli italiani ben conoscono: diretto, efficace e per niente burocratico. "Il succo di queste pagine è: cambiare si può, quindi si ha il dovere di farlo. Uno dei mali che affligge il nostro Paese è proprio la diffusa convinzione che tutto sia difficile, e forse anche inutile. Invece capita di verificare che una forte determinazione porta a risultati importanti, anche immediati. Cambiare si può, ma a patto di sapere come e per ottenere cosa. Altrimenti siamo alle chiacchiere da politicanti, al vociare da comizianti. Queste pagine vogliono essere diverse."
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Banda stretta
Francesco Caio; Massimo Sideri
Rizzoli, 2011
​La rivoluzione digitale ha imposto una svolta alle nostre abitudini, all'economia, al nostro modo di lavorare e rapportarci con gli altri. Tuttavia sono ancora in pochi - specie nel nostro Paese - ad avere una visione lucida di quali siano, esattamente, i mutamenti imposti dal web 2.0 e dalle più recenti innovazioni tecnologiche. È un'esperienza che facciamo quotidianamente, a casa come sul posto di lavoro: spesso la promessa di un'innovazione rivoluzionaria si trasforma in una minaccia di imminente inadeguatezza e viene vissuta come una condanna al superamento. Francesco Caio e Massimo Sideri ci spiegano invece come nessuna competenza odierna sarà inutile nel mondo di domani. Con questo saggio chiaro e autorevole, gli autori ci offrono preziosi strumenti mentali e metodologici per comprendere il progresso telematico senza farci travolgere. Per cambiare il nostro atteggiamento al lavoro e al mondo, ma soprattutto per affrontare le esigenze strutturali alle quali l'Italia deve saper dare priorità.
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C'era una volta in Italia
Antonio Caprarica
Sperling&Kupfer, 2010
​Torino, 18 febbraio 1861. La severa e ordinata città piemontese è invasa da una folla strabocchevole: signori in marsina e cilindro, militari in divisa, popolani, giornalisti, curiosi, uomini e donne accorsi ad assistere al battesimo del Regno d'Italia. Ad applaudire il discorso scritto da Cavour e pronunciato da Vittorio Emanuele II nell'aula del nuovo Parlamento ci sono seicentocinquanta fra deputati e senatori, tra i quali Alessandro Manzoni, il maestro Giuseppe Verdi, Massimo d'Azeglio e Garibaldi. E in mezzo a loro, assieme alle altre firme della stampa europea e dei giornali patriottici, c'è Antonio Caprarica, nelle vesti di inviato speciale, per raccontare l'atmosfera e le emozioni dei giorni dell'Unità. Come nasce l'Italia? Qual è il suo volto, mentre si affaccia sulla scena della Storia? E soprattutto, come vivono e cosa pensano i milioni di italiani che stanno diventando tali senza nemmeno saperlo? Spinto da queste curiosità, il giornalista si sposta lungo lo stivale. Lungo il viaggio gli incontri sono tanti: nobildonne che passano dai salotti agli ospedali da campo; uomini "di penna e d'azione" che lasciano gli studi e imbracciano i fucili e ragazze che si uniscono ai garibaldini. Il cronista raccoglie le loro vicende e le registra con la consueta vivacità, per comporre un quadro completo e veritiero dell'Italia nei suoi primissimi mesi di vita. Un racconto utile oggi che l'Italia compie centocinquant'anni, ma non ha più troppe certezze sui suoi prossimi compleanni.
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Il volto dell'amore
Flavio Caroli
Mondadori, 2011
​Nel percorso compiuto dall'arte per raffigurare il corpo, il volto e l'anima dell'uomo, l'immagine dell'amore occupa un ruolo centrale. Se la letteratura e la filosofia hanno da affrontato il tema con straordinaria profondità, le arti visive hanno dovuto concentrare tutto nell'istante di una sola immagine; per questo sono state a lungo attratte dall'eros. Più arduo si è rivelato il cammino che ha portato alla raffigurazione delle infinite sfumature dell'amore attraverso le fattezze umane, ma la pittura e la scultura si sono dimostrate all'altezza della sfida, dando vita a veri e propri capolavori di introspezione psicologica. Flavio Caroli ci accompagna in un viaggio che prende le mosse dalla sensualità pagana degli affreschi pompeiani e ha il suo punto di svolta con Leonardo da Vinci. Giorgione e Raffaello sono gli artisti che "scolpiscono" per la prima volta la psicologia nei volti dell'amore. L'amore sacro e quello familiare del Cinquecento, l'amore naturale della pittura seicentesca e settecentesca, l'erotismo lieve e carnale di Antonio Canova e quello magico e intenso di Francisco Goya, il bacio romantico e risorgimentale di Francesco Hayez, l'ossessivo tentativo di cogliere l'invisibile attraverso il visibile di Edgard Degas, segnano le tappe di un percorso che vedrà le sue colonne d'Ercole sulla soglia del XX secolo, quando l'inconscio freudiano entrerà con prepotenza nella cultura occidentale.
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Il cortocircuito. Storie di ordinaria ingiustizia
Ilaria Cavo
Mondadori, 2011
​Un professionista dalla vita tranquilla, Ennio Paolucci, ingegnere dell'Anas, vittima di innumerevoli e interminabili processi e additato come responsabile di incidenti dovuti invece a tragiche fatalità. Un pensionato dall'esistenza irregolare, Sandro Vecchiarelli, erroneamente incriminato per la scomparsa di una giovane amica, Chiara Bariffi, nelle acque del lago di Como. Un ragazzo irreprensibile, Melchiorre Maganuco, che vive in una realtà sociale dove forte è la presenza della malavita, coinvolto in un'inchiesta per traffico di droga soltanto perché, in assoluta buona fede, aveva conoscenze e numeri di telefono "sbagliati". Un carabiniere infiltrato, Gian Mario Doneddu, accusato di complicità con i criminali che era impegnato a sgominare. Un padre incarcerato per più di tre anni per violenze mai commesse sulla figlia e assolto con un processo di revisione solo dopo aver scontato l'intera pena. Ilaria Cavo ha sottratto all'anonimato una serie di vicende kafkiane in cui cittadini innocenti finiscono per sbaglio sul banco degli imputati con accuse talora gravissime, che sfociano di frequente, oltre che in un estenuante processo, anche in un'ingiusta detenzione. Un penoso e umiliante iter giudiziario, durato a volte moltissimi anni, prima di arrivare a una sentenza di assoluzione, ma spesso fuori tempo massimo e senza un adeguato risarcimento per il danno subito. Nelle diverse inchieste, sostiene l'autrice, si riscontrano "errori non voluti ed errori invece evitabili...
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Famiglie
Francesca Comencini
Fandango Libri, 2011
​Ada è una donna generosa, innamorata, madre di due figli, Stella e Taos, avuti da due precedenti relazioni. Fa l'avvocato e si occupa di un'associazione che tutela le donne vittime di aggressione. Daniele è il suo compagno, uomo di cinema, tormentato, mal sopportato dai due ragazzi e in particolare dal ventenne Taos. In questo scenario Francesca Comencini costruisce la ragnatela di una famiglia non convenzionale in cui si incrociano aspirazioni ambiziose e grandi ideali come quelli di Stella che sogna un futuro da attrice; ma anche piccoli e puri sentimenti come il senso filiale che cerca con coraggio e volontà Taos. Accanto a questa famiglia che può sembrare fuori dal comune ce n'è una apparentemente più tradizionale, ed è quella formata da Filippo e Giovanna. Sono cattolici e genitori adottivi di Vera, una cara amica di Stella. Vera porta con sé lontane irresolutezze che la rendono una ragazzina debole, curiosa ed esposta al mondo, ma anche facilmente influenzabile, tanto da essere irretita e coinvolta in una setta di fondamentalisti. Spetterà alla madre Giovanna tirar fuori tutto il suo coraggio, che anche lei ignorava di avere, per salvarla. Questo romanzo di Francesca Comencini esplora le famiglie allargate. Un affresco sul nucleo familiare in un paese che ancora oggi considera la famiglia un fondamento chiuso sancito dal vincolo matrimoniale e i rapporti di sangue, ma sempre meno sulla verità degli affetti.
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Theodor Herzl. Il Mazzini d'Israele
Luigi Compagna
Rubbettino, 2010
​Con l’istituzione del Congresso Sionista nel 1897 Theodor Herzl diede voce e forma alle molteplici anime dell’ebraismo, traghettando l’antica questione ebraica dalla sfera social-religiosa alla più appropriata dimensione giuridico-diplomatica internazionale. Egli riuscì così a imporsi all’attenzione dei grandi della terra e a far sì che dall’ottocentesca idea di nazione gli ebrei non fossero esclusi. Dando vita al “Parlamento della nazione ebraica”, che avrebbe ininterrottamente presieduto fino alla morte (1904) e, quindi, attraverso sei congressi, Herzl avrebbe anticipato così la successiva fondazione dello Stato e la legittimazione del territorio sul quale Israele sarebbe poi effettivamente nato. Come già intuito all’indomani della prima guerra mondiale da Francesco Ruffini, il ruolo di Herzl nel risveglio nazionale ebraico può esser paragonato a quello svolto da Giuseppe Mazzini nella storia italiana: entrambi si fecero promotori di una sfida alla realtà e al realismo dei loro tempi, entrambi seppero esprimere straordinaria dedizione alla cosiddetta politica dell’irrealtà.
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Preferisco il paradiso
Pippo Corigliano
Mondadori, 2010
​Cos'ha detto Gesù a proposito del paradiso e della vita eterna? I cristiani si chiedono mai come sarà il paradiso? Le domande che si pone Pippo Corigliano, da quarant'anni portavoce dell'Opus Dei in Italia, hanno lo scopo di illuminare uno degli aspetti più pregnanti e meno conosciuti delle Sacre Scritture. Mentre, infatti, dell'inferno e del purgatorio si discute spesso e talvolta a sproposito, del paradiso e di ciò che ci attende dopo la vita terrena si parla poco e male. E, invece, mai come oggi l'uomo ha bisogno di sentirsi dire che il paradiso c'è e ci sta aspettando. Con uno stile chiaro e limpido, l'autore analizza i passi più suggestivi offerti dalla lettura dei Vangeli, con particolare attenzione al tema della vita eterna che Gesù affronta più volte insieme ai suoi discepoli. Argomenti come la fede, la vita interiore dopo la morte e l'esistenza di un aldilà dove possa inverarsi l'atteggiamento del buon cristiano di fronte al mondo diventano elementi di riflessione positiva da applicarsi alla vita quotidiana, sia che si parli di amicizia, di amore, di lavoro o di affetti verso il prossimo. Un libro stimolante e pieno di fiducia nelle virtù dell'uomo, per conquistare il paradiso.
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La ballata della donna ertana
Mauro Corona
Mondadori, 2011
​Dopo aver celebrato le sue montagne e i loro segreti e aver dato vita a epici personaggi nati tra i boschi, Mauro Corona presta la sua voce calda e potente a una donna, per raccontarne la vita costellata di sventure ma sorretta da un incrollabile coraggio. Come tante madri e mogli vissute in società patriarcali, la protagonista di questa ballata è tormentata dalla fatica dei giorni e dalla brutalità degli uomini: alle spalle ha il lavoro nei campi o dentro casa, gli abusi di un marito violento, anni svuotati di ogni gioia tranne l'amore per i figli. Davanti a sé nessuna speranza, se non l'attesa della morte per "mettere le ali e volare in paradiso". Finché un giorno dei forestieri arrivano in paese per costruire una diga, portando finalmente un po' di benessere... Ancora non sa, la donna ertana, che il 9 ottobre del 1963 sarà proprio quella diga a provocare l'apocalisse. In questa grande ballata Mauro Corona canta la forza e l'orgoglio di tutte le donne capaci di affrontare a testa alta le durezze del destino e lo fa attingendo al dialetto della sua terra, una lingua impastata di sudore e sangue, schioccante come i rami che si spezzano sotto il peso della neve, dolce come la carezza di una madre
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A tavola non si invecchia
Lorella Cuccarini; Gabriella Fabbrocini; Pucci Romano
Giunti Editore, 2011
​Due dermatologhe, unite da un profondo impegno nel campo della ricerca scientifica ma anche dalla medesima passione per la buona cucina, propongono 70 gustose ricette di loro invenzione, che aiutano a mantenere la pelle bella e in buona salute. Alle autrici si aggiunge Lorella Cuccarini che racconta i trucchi, i segreti e le abitudini alimentari (e non) che le hanno permesso di mantenere naturalmente quell'aspetto e quella freschezza che tutti gli italiani ammirano. Ogni ricetta, di facile realizzazione, contiene anche preziose indicazioni nutrizionali sugli ingredienti che la compongono; in particolare viene indicato - e questa è una novità anche scientifica - la capacità antiossidante della ricetta, con i suoi benefici effetti sulla pelle. Divise per portata, le ricette permettono anche di essere organizzate in menù tutti "a favore della pelle". Una parte introduttiva spiega le regole fondamentali per una sana alimentazione.
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La mia vita, i miei ricordi
Maria Pia di Savoia
Mondadori Electa, 2010
​Primogenita dell'ultimo sovrano d'Italia, Umberto II, e della regina Maria José, la principessa Maria Pia di Savoia, nata a Napoli nel 1934, ripercorre i passi salienti della sua esistenza nelle pagine di questo libro, in cui episodi privati si intrecciano ad avvenimenti pubblici, accompagnando il lettore in un viaggio sul filo del tempo tra vita familiare e mondanità, frequentazione del jet-set e attività filantropiche, impegno culturale e riflessione spirituale. Il racconto, arricchito da un ampio corredo fotografico, si dipana tra aneddoti e curiosità, narrazione di fatti di cronaca e squarci di intimità. Accanto a note celebrità emerge anche il quotidiano di uomini e donne che hanno condiviso tanti momenti della vita della principessa, dall'infanzia spensierata trascorsa nelle tenute e nei palazzi reali alle difficoltà dell'esilio, che la vide lasciare l'Italia nel 1946, fino alla serena esperienza di nonna felice. Madre, moglie, scrittrice, giornalista: Maria Pia di Savoia, che vive tra Palm Beach e Neuilly-sur-Seine con il marito Michel de Bourbon-Parme, si considera innanzi tutto una donna come tutte le altre, senza nostalgie per il passato, distinguendosi per lo stile e la riservatezza con cui ha saputo essere nobile rappresentante di Casa Savoia.
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Disegnare il vento
Ernesto Ferrero
Einaudi, 2011
​Un coro di voci racconta la vita difficile e le avventure immaginarie di Emilio Salgari, lo scrittore che ha infiammato generazioni di italiani. Tra Verona e Venezia, tra Genova e Torino si consuma la vicenda del «padre degli eroi», prigioniero dei mondi che lui stesso ha creato. Vive appartato in un caseggiato popolare sul Po, sfiancato dai ritmi di un lavoro forsennato. Chi è davvero l’uomo che si fa chiamare Capitano, sostenendo d’aver navigato tutti i mari del mondo? Da dove prende il favoloso repertorio di piante e animali con cui ricrea magistralmente l’essenza stessa dell’esotismo? Perché i suoi personaggi sono agitati da una ossessiva sete di vendetta? A cento anni dalla sua morte (un suicidio degno di un samurai) il romanzo di Ernesto Ferrero va oltre le biografie accostando documenti autentici e d’invenzione, e orchestrando le voci di una folla di testimoni: la moglie Ida detta Aida, minacciata dalla follia; i figli, i vicini di casa, i pochi amici, medici, giornalisti; ma soprattutto un’intrepida ragazza che lo accompagnerà nell’ultimo viaggio con tenera pietà. Sullo sfondo dell’Italia di De Amicis, delle prime automobili e delle Esposizioni Universali, il romanzo esplora il margine che corre tra la realtà quotidiana e l’immaginazione, tra la vita e la scrittura, tra quello che siamo e quello che vorremmo
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La feroce gioventù
Cesare Fiumi
Dalai Editore, 2011
​Una qualsiasi notte italiana. Tre amici litigano per un po' di fumo e un cappellino non pagato. Per il più giovane, ancora minorenne, è la condanna a morte, eseguita con un'efferatezza da film dell'orrore. Si parte da qui, da un feroce episodio di cronaca del profondo Nord, per raccontare - storie alla mano - la crescita zero di una generazione di spaventosi e spaventati che sta cambiando i connotati al comune sentire di un Paese che, senza più maestri e in piena emergenza educativa, osserva indolente il suo declino, rinunciando al suo futuro. Una generazione che stiamo perdendo, ragazzi tra i 15 e i 25 anni che, anche se fa male ammetterlo, sembrano quasi il frutto di una mutazione antropologica. Un risultato magari non cercato ma che sta bene a tanti, cui si è giunti penalizzando merito e profitto, per non parlare di istruzione e ricerca: ragazzi allo sbando emotivo storditi da sogni (destinati a restare tali) di soldi, potere e apparire. Mine vaganti che prima o poi presenteranno il conto a chi se le è dimenticate.
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I bellissimi in cucina
Emanuela Folliero
Cairo Editore, 2011
​Dalle frittelline dolci di Via col vento allo zabaione di mammà di Benvenuti al Sud, dai fagioli con pancetta di Lo chiamavano Trinità al cocktail di gamberi dei Blues Brothers. Sono tantissimi i film, di tutte le epoche, che raccontano anche solo attraverso una scena o un'inquadratura il mondo del cibo e della cucina, i suoi profumi e le sue sensazioni. Addirittura il primo cortometraggio dei fratelli Lumière, Le Repas de bébé del 1895, ha per protagonista la pappa di un neonato: un minuto in cui due genitori premurosi imboccano il loro bambino. Insomma, il cibo è stato una presenza costante nel cinema fin dai primi ciak e tuttora rimane uno degli ingredienti principe, sia nei film dove è solo una comparsa, sia in quelli dove è la star incontrastata. Chi non ricorda la meravigliosa Sophia Loren mentre frigge le pizze che poi vende a credito ai passanti nell'Oro di Napoli? O il grande Albertone Nazionale che parla con i "macaroni" tentatori prima di ingollarne avidamente una forchettata? O ancora la splendida Kim Basinger schiava d'amore di Mickey Rourke che si fa imboccare davanti al frigorifero? In questo libro Emanuela Folliero, volto storico del cinema Mediaset con I Bellissimi di Rete 4 e grande appassionata di cucina, raccoglie le ricette immortalate nei fotogrammi di tanti film visti sul grande e piccolo schermo.
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In principio era la gloria
Matthew Fox
Fazi Editore, 2011
​Una sfida alla tradizione che incentra il cristianesimo sul peccato originale e che l'ha ridotto a religione pessimistica, patriarcale e nel passato anche violenta. Un pensiero che fa rivivere la grande mistica medievale di Ildegarda di Bingen e Meister Eckhart. Una visione che, lungi dal concepire la natura come corrotta, vede Dio in tutto il creato. Una prospettiva che abbatte le rigide separazioni anima-corpo, sacro-profano, maschio-femmina, Dio-mondo. Una Via Positiva che è innamoramento e benedizione originaria. La tesi sostenuta da Matthew Fox, ex frate domenicano espulso dall'ordine nel 1993 dall'allora cardinal Joseph Ratzinger, è che il sentimento dominante della spiritualità non deve essere un rattristato senso di colpa verso Dio, bensì un positivo senso di riconoscenza verso il cosmo. Si tratta di un mutamento di paradigma paragonabile a una vera e propria "rivoluzione copernicana della religione". Il saggio inaugura la collana "Campo dei fiori", diretta da Elido Fazi e Vito Mancuso, un luogo di libera ricerca spirituale, aperto al dialogo interreligioso, che intende promuovere una spiritualità come libertà, fiducia nella vita, creatività, comunione con la natura e con gli esseri umani. Introduzione di Vito Mancuso. Prefazione dell'autore all'edizione italiana.
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Wojtyla segreto
Giacomo Galeazzi
Chiarelettere, 2011
​Uno sconosciuto vescovo polacco eletto Papa. Un uomo di Chiesa carismatico ma privo di esperienza diplomatica e politica. Un Papa delle piazze e della gente. Fu davvero questo e solo questo Giovanni Paolo II? Con documenti inediti e un'approfondita inchiesta giornalistica, “Wojtyla Segreto” riempie di fatti sconosciuti e sorprendenti rivelazioni i chiaroscuri di una figura che ha cambiato la storia del XX secolo. Il pontefice polacco che la Santa sede sta per proclamare Beato assume una nuova luce attraverso il racconto incrociato di Giacomo Galeazzi e Ferruccio Pinotti. Un viaggio tra Ior, Solidarno??, scandali finanziari e crisi geopolitiche, da cui emerge un Wojtyla capace di muoversi come un antico monaco-guerriero in battaglia contro l'ateismo di Stato e al contempo come un modernissimo predicatore. Un fondamentale «asset» atlantico durante la guerra fredda. Per oltre trent’anni gli organi di polizia polacchi spiarono ogni movimento e discorso di Karol Wojtyla. Usando anche preti infiltrati per entrare nelle sue stanze. Ora i documenti su questa attività sono finalmente desecretati. Da queste carte inedite compilate dagli uomini del regime di Varsavia incaricati di sorvegliarlo, pedinarlo e controllarlo, emerge una nuova immagine di Giovanni Paolo II. Dal primo giorno di sacerdozio fino all'ascesa al pontificato. Nel piano strategico di Karol Wojtyla, di fronte al rischio dell'Est totalmente scristianizzato occorre mobilitare qualunque risorsa, convogliare tutti i canali di sostegno economico, anche i più imbarazzanti, verso le organizzazioni che oltre cortina si battono per la sopravvivenza dell'identità cattolica. C'è una sfida mortale in atto, Wojtyla lo sa e si dà da fare per vincerla. A ogni costo. L'importante non è da dove arrivano i soldi ma dove sono diretti. Il libro rivela sia tratti inediti del Wojtyla personaggio pubblico e vero uomo politico sia aspetti finora mai scritti e legati alla sua vita privata, prima in Polonia poi in Vaticano.
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Gente di Milano
Gianni Berengo Gardin
24 Ore Cultura, 2010
​Uno dei più noti fotografi italiani interpreta mezzo secolo di storia vista attraverso gli ambienti e i volti che hanno segnato la vita milanese dagli anni Cinquanta ad oggi. Le immagini dedicate a Milano - benché non trascurino di ritrarre alcuni personaggi noti - rappresentano la vita e le persone "di tutti i giorni", secondo quella poetica avviata dal grande Henri Cartier-Bresson a cui Gianni Berengo Gardin si riallaccia. Il centro elegante della città e le periferie, i borghesi e gli operai, la solitudine e la festa, il lavoro e la noia, il gran teatro del sacro e la manifestazione politica. Qualsiasi sia il suo oggetto, la fotografia di Berengo Gardin è sempre curiosa, indagatrice, esploratrice, mai scontata. È una fotografia che possiede ancora lo "stupore" dell'immagine e che sa rivelarci le infinite sfumature di una città e di chi l'ha vissuta e la vive. Le immagini di "Gente di Milano", con la loro varietà, raccontano la ricchezza, le aspirazioni, le contraddizioni e le trasformazioni di una grande città. Ma al tempo stesso assumono un significato più ampio, divenendo un affresco corale della vita del nostro tempo.
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Aldilà. La vita continua?
Roberto Giacobbo
Mondadori, 2011
​Esiste una vita oltre la vita? Qualcosa di noi sopravviverà dopo la fine del nostro corpo? Questa esistenza è l'unica che ci è dato di vivere, o è una tappa nel ciclo della reincarnazione? Possiamo entrare in contatto con i nostri cari che non ci sono più? Un giorno li incontreremo di nuovo? Leggere questo libro significa avere voglia di capire, essere disposti ad abbandonare alcune certezze, prepararsi alla meraviglia. Iniziare un viaggio nella storia e nella scienza, fra i pii antichi misteri e le ricerche più recenti. Vedremo come hanno affrontato il tema della morte le grandi civiltà del passato: egizi, sumeri, greci, maya... E scopriremo che quello che oggi la scienza tenta di afferrare, quello eh oggi l'uomo moderno prova a comprendere, è già stato intuito dai nostri antenati. Analizzeremo i casi di chi si è rivolto a un medium per stabilire un contatto con una persona cara defunta. E facendo pulizia dei troppi impostori, distingueremo gli episodi in cui è ragionevole chiedersi se questa comunicazione sia davvero possibile. Prenderemo in esame resoconti di pazienti che si sono trovati a vivere esperienze di premorte (le cosiddette near death experiences) e per le quali la medicina ufficiale non ha ancora fornito una spiegazione. Racconteremo le storie di persone, bambini o adulti sotto ipnosi, che sembrano ricordare le loro vite precedenti fornendo dettagli e coincidenze sconcertanti. Riporteremo interviste a psichiatri e scienziati.
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Sanguisughe
Mario Giordano
Mondadori, 2011
​C'è il pensionato Inps più ricco d'Italia: 90.000 euro al mese. C'è l'onorevole che è stato in Parlamento un solo giorno e potrà contare per tutta la vita su una pensione da deputato. C'è l'ex presidente del Consiglio che ha tagliato le pensioni altrui e ne ha ottenuta per sé una da 31.000 euro al mese. C'è l'ex presidente della Repubblica che, oltre al vitalizio, incassa 4766 euro netti al mese come ex magistrato, pur avendo svolto questa attività per soli 3 anni. E poi ci sono le baby pensioni, le pensioni ai mafiosi, le doppie, triple e quadruple pensioni: mentre al cittadino qualunque vengono chiesti continui sacrifici sul fronte previdenziale, mentre l'Europa insiste per allungare la vita lavorativa e i giovani non sanno se potranno mai avere una vecchiaia serena, la casta dei pensionati d'oro mantiene i suoi privilegi, anzi se ne riserva sempre di nuovi. Tutto perfettamente legale, s'intende, ma con la differenza non trascurabile che, in questo caso, la legge viene applicata con sorprendente rapidità. Mario Giordano ci guida nel labirinto degli scandali, degli inganni e degli abusi della previdenza italiana: un buco nero che grava sulle spalle dei contribuenti e mette a rischio il loro futuro. Da questo desolante panorama emerge un'indicazione chiara: visto che continuano a chiedere tagli alle pensioni, non si potrebbe cominciare da qualcuno di questi privilegi?
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Senza Dio
Giulio Giorello
Longanesi, 2010
​Come vivere, agire, lottare, morire quando si può contare solo su se stessi? È la sfida cruciale per un nuovo Illuminismo, inteso non solo come difesa di fronte al dispotismo, ma come compagno di strada anche per coloro che ancora avvertono il bisogno d'amore a cui un tempo si dava il nome di Dio. Da "ateo protestante", l'autore di questo libro non mira a dimostrare che Dio non c'è ma a definire l'orizzonte di un'esistenza senza Dio. Una vita, quindi, che prescinda da qualsiasi forma di sottomissione al divino, rifiutando rassegnazione e reverenza, ritrovando il piacere della sperimentazione nella scienza e nell'arte, e riscoprendo infine il gusto della libertà, soprattutto quando essa appare eccessiva alle burocrazie di qualsiasi "chiesa". Un ateismo non dogmatico che può essere utilizzato persino da ogni credente stanco della furia dei vari fondamentalismi che hanno sostituito al dono della Grazia del Signore il paesaggio desolato della repressione e dell'intolleranza.
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Il debuttante
Carlo Giovanelli
Christian Maretti Editore, 2010
​Il Principe Carlo Giovanelli ripercorre le vicende della sua famiglia che si intrecciano ai grandi avvenimenti della storia d'Italia dal 1200 fino alla metà del secolo scorso. Di interesse le pagine del ''diario segreto'' di nonna Marianna, donna bellissima e raffinata che fu testimone di grandi eventi e di importanti decisioni politiche, sullo sfondo di balli, avventure galanti e straordinari personaggi di un'aristocrazia europea che non perde mai di fascino nei secoli. L'autore del libro, ''debuttante'' qui anche nell'editoria, attraverso una serie dettagliata di pensieri intimi e un'attenta analisi degli avvenimenti che si susseguono a ritmo incalzante, si avvicina ad un pubblico moderno, curioso degli avvenimenti del passato e capace di trarre da quelle pagine preziosi insegnamenti di vita. Primo tra tutti quello di una nobile lealta' d'animo. Il libro si chiude nel 1958, col gran ballo a Palazzo Rospigliosi Pallavicini, dove Carlo Giovanelli, in compagnia dei propri genitori, fa il suo debutto in società a soli sedici anni
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Il sangue del Sud
Giordano Bruno Guerri
Mondadori, 2010
​In questo libro, ricco di un'avvincente documentazione, Giordano Bruno Guerri rilegge la vicenda del Risorgimento e del brigantaggio come una "antistoria d'Italia": per liberare i fatti dai troppi luoghi comuni della storiografia postrisorgimentale (come la pretesa arretratezza e miseria del Regno delle Due Sicilie al momento della caduta) e per evidenziare invece le conseguenze, purtroppo ancora attualissime, della scelta di affrontare la "questione meridionale" quasi esclusivamente in termini di annessione, tassazione, leva obbligatoria e repressione militare. Il Sud è stato trattato come una colonia da educare e sfruttare, senza mai cercare davvero di capire chi fosse l'"altro" italiano e senza dargli ciò che gli occorreva: lavoro, terre, infrastrutture, una borghesia imprenditoriale, un'economia moderna. Così, le incomprensioni fra le due Italie si sono perpetuate fino ai nostri giorni. Alcuni briganti spiccano per doti - umane e di comando - non comuni, come Carmine Crocco, che per tre anni tenne in scacco l'esercito italiano; e così le brigantesse, donne disposte a tutto per amore e ribellione; altri rientrano più facilmente nel cliché del bandito o dell'avventuriero, ma tutti contribuiscono a dare volti e nomi a una triste e sanguinaria pagina della nostra storia, che si voleva cancellare. "Non si tratta di denigrare il Risorgimento, bensì di metterlo in una luce obiettiva, per recuperarlo - vero e intero - nella coscienza degli italiani di oggi e di domani".
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Il mio infinito
Margherita Hack
Dalai Editore, 2011
Guardare le stelle e sognare è bello, basta tenere a mente che si tratta solo di palloni di gas. Partendo da questo semplice principio Margherita Hack scrive il suo ultimo libro Dalle stelle alla mente. Dio, la vita e l’universo nelle riflessioni di una scienziata atea. Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia e considerata una delle mente più brillanti della comunità scientifica non solo italiana, ma internazionale, la Hack analizza piccoli e grandi principi scientifici, misteri dell’universo, false credenze che spesso si hanno sulle cose che ci circondano o che ci stanno sopra la testa. Partendo da un punto di vista assolutamente ateo e non religioso la scienziata colloca l’anima umana nella mente, ma non dimentica mai una dimensione spirituale o semplicemente sognatrice. L’universo è esplorato nelle sue varianti: da quella prettamente materiale a quella più evanescente, ma mantenendo sempre un rigore scientifico. Le riflessioni della scrittrice-scienziata si espandono ad ampio raggio anche al sociale, all’estensione politica che abbiamo della vita. Le battaglie politiche della Hack vanno infatti dalla difesa dei diritti degli omosessuali alla protesta contro i tagli alla ricerca fino ad arrivare alla più scottante e attuale difesa del nucleare. Eutanasia o ufologia: su tutto la grande ricercatrice ha un’opinione ben precisa. Dal diritto di avere accesso all’una all’inesistenza degli avvistamenti riguardanti l’altra. Scienza e vita quotidiana sono strettamente collegate in queste riflessioni di una scienziata atea perché l’esistenza dell’una coincide con il procedere e l’evolversi dell’altra. Con poche parole e una semplicità davvero illuminante le risposte alle domande più banali o più complicate sull’esistenza di stelle, atomi e vita sono contenute in queste pagine. I riferimenti ad un tutto più complesso, ad un universo che si fa anche società si riflette in ogni piccolo commento della Hack. Spesso – sostiene la scrittrice in Dalle stelle alla mente. Dio, la vita e l’universo nelle riflessioni di una scienziata atea – per commentare una scoperta scientifica in televisione concedono solo un minuto, mentre agli oroscopi offrono moltissimo spazio.
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Senza Buddha non potrei essere cristiano
Paul Knitter
Fazi Editore, 2011
​"Il mio dialogo con il buddhismo mi ha reso un cristiano buddhista? O un buddhista cristiano? Sono un cristiano che ha capito più profondamente la propria identità con l'aiuto del buddhismo? 0 sono diventato un buddhista che conserva ancora delle vestigia cristiane?". Il racconto di un'odissea religiosa, una profonda riflessione teologica, una testimonianza molto personale. Il sacerdozio cattolico, l'adesione al buddhismo, il ritorno al cristianesimo. Un modo completamente nuovo di guardare al peccato, a Dio, al mistero del male, all'aldilà e soprattutto a se stesso. Uno stile limpido e coinvolgente, una lettura per arricchire la propria spiritualità attraverso un dialogo con le fedi altrui. Un'opera pionieristica che riflette l'avventura spirituale che il nostro tempo ha appena iniziato. Introduzione di Luciano Mazzocchi.
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Il giorno più bello. I matrimoni del secolo
Laura Laurenzi
Rizzoli, 2008
​C'è quello romantico e upper-class tra John Kennedy e Jacqueline Bouvier (lui comincia a tradirla già in luna di miele). Quello imperiale ma carico di presagi funesti tra Soraya e lo scià Reza Pahlevi (lei sviene sotto il peso dell'abito). Quello principesco di Grace Kelly e Ranieri di Monaco (il primo in diretta tv; sei damigelle per la sposa, nessuna cattolica e nessuna vergine). Quello ultramediatico tra Francesco Totti e Ilary Blasi (apoteosi del connubio predestinato tra calciatore e velina). Nel suo nuovo libro, Laura Laurenzi racconta uno scelto campionario di matrimoni celebri, da Carlo e Diana a Carlo e Camilla, da Maradona e Claudia Villafane a Woody Allen e Soon-Yi a Pierferdinando Casini e Azzurra Caltagirone. È una galleria dei sogni di milioni di persone: anche quando finiscono in incubo, ci rivelano qualcosa dei tempi che abbiamo attraversato.
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L'ultima sposa di Palmira
Giuseppe Lupo
Marsilio, 2011
​23 novembre 1980: il terremoto colpisce la Basilicata e la Campania, provocando migliaia di morti, dispersi e senzatetto. Un'antropologa milanese si precipita a Palmira, minuscolo centro dell'Appennino che ha la particolarità di non figurare sulle carte geografiche. Trova strade e ferrovie interrotte, dighe e ponti crollati, abitazioni rase al suolo, famiglie distrutte. Solo una falegnameria è rimasta in piedi e dentro, notte e giorno, mastro Gerusalemme fabbrica il mobilio per una sposa, l'ultima del paese. Sulle ante sta disegnando le leggende che si tramandano negli anni: misteriose profezie di gente senza tempo e memoria, miracoli di un luogo favoloso dove convivono cristiani, ebrei, musulmani. I pannelli dei mobili sono l'unica testimonianza che Palmira sia esistita veramente e in essi si compie il destino di ogni uomo. Tra l'antropologa e il falegname inizia un dialogo di sguardi sfuggenti e di parole arcane, un viaggio alla ricerca dell'ultima sposa, un'avventura nei segreti di questa comunità, dalla remota fondazione di Patriarca Maggiore all'apocalisse del terremoto che ha trasformato il paese in un immenso presepe di morti. Grazie a una lingua modulata sull'affabulazione dei sogni e a un gioco di incastro fra epica orale, mito e cronaca, con questo fantasioso romanzo Giuseppe Lupo celebra un evento che fa da spartiacque nella recente storia del Mezzogiorno e segna la fine di una civiltà.
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Sud a perdere?
Massimo Lo Cicero
Rubbettino, 2010
​L'Italia e il Sud sono troppo fermi e i pochi cambiamenti avvenuti, spesso hanno peggiorato e non migliorato la situazione. Ci sono colpe del Sud verso se stesso, che sta scontando tutto il Paese, ma c'è anche una colpa del governo: l'incapacità di trasformare il Sud. Una colpa che è l'altra faccia dell'utilizzazione elettorale del bacino demografico che esso rappresenta: un comportamento condiviso dal centrosinistra come dal centrodestra. I temi trattati in questo volume non sono un'agenda ma una provocazione per riattivare la conversazione pubblica e vogliono proporre tre esercizi di politica economica: una sfida con la finanza e la globalizzazione per favorire la crescita; una politica economica condivisa tra il triangolo industriale e il Mezzogiorno; un'integrazione tra Torino e Napoli, due ex capitali, che potrebbero essere i poli di un nuovo meccanismo di sviluppo alternativo a quello degli anni Cinquanta, quando la Cassa promuoveva l'industrializzazione del Mezzogiorno e gli emigranti partivano per il Nord.
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Facciamolo a skuola
Marida Lombardo Pijola
Bompiani, 2011
​Questa è la storia dei Peter Pan dell’era digitale. Bimbi sperduti, anche se dormono sotto il nostro tetto. È cominciata in un Paese di cui sappiamo poco, che ha un nome breve e tronco, web. C’era una volta, e c’eravamo tutti, ma subito ci siamo addormentati, senza ascoltare il resto della storia. In questa storia, i buoni sono pochi. E tra i cattivi ci siamo pure noi.
Frequentano le scuole medie o i primi anni del liceo. Giocano al fast sex: sesso occasionale, divorato come un cheeseburger, in fretta, più o meno avidamente, ignorando che resterà sullo stomaco, che non andrà mai giù. Lo fanno sul web, nelle discoteche, soprattutto nelle scuole. È un rito trendy, un esorcismo collettivo. Serve per ammortizzare la vertigine del vuoto, tenere a bada la noia, segnalarsi, disperdersi in una sostanza liquida, lasciarsi andare alla deriva per forza d’inerzia, senza scegliere.
Così i quasi bimbi vendono e comprano corpi per pochi euro, per una ricarica, per un aiuto nei compiti, per una scommessa, per realizzare un filmato da caricare in Rete.
Rincorrono compulsivamente le iperboli di tutti i loro desideri: denaro e successo. Il corpo femminile è un oggetto di carne da sfruttare.
Il sesso è una fusione a freddo. Sono irretiti da sogni ciarlatani. Intossicati da una brodaglia di messaggi rancidi. Accuditi dai media, dal mercato, dal web, soli in balìa di un cortocircuito tra cattivi esempi pubblici e privati, omissioni formative e affettive.

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Lelio Luttazzi - Il giovanotto matto
Adriano Mazzoletti
Rai Trade, 2009
​“Ascolta il jazz lettore mio! Seguimi. Ci arrampicheremo sulle pertiche della sua sfrenata allegria. Io lo inseguirò per te. Ma ecco i quattro colpi che danno il via!”
Questa breve frase può riassumere quanto contenuto in questo progetto Libro/dvd che partendo dalla vita e dalla carriera di Lelio Luttazzi nella sua Trieste, ci racconta anche uno spaccato dei costumi italiani degli ultimi 50 anni visti attraverso gli occhi di Pupi Avati.
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Sotto il segno di Tanit
Enzo Maiorca
Mursia, 2011
​Un romanzo dal sapore autobiografico dove si legge in controluce l'incontro con il mare del più celebre apneista italiano. La storia inizia il 5 aprile 1948: Enzo, giovane liceale, viene sospeso da scuola per cinque giorni. L'imprevista vacanza si trasforma in una straordinaria avventura grazie alla conoscenza del Duca che lo invita a visitare la sua tonnara. La scoperta del mondo dei tonnarotti gli spalanca le porte verso il mare e i suoi segreti. Enzo e gli amici di Vindicari si immergono per svelare i misteri della cittadella che dalla riva si allunga nelle profondità marine. Lì è custodito il segreto di Tanit, antica divinità dei Fenici, il popolo del mare che ha dominato il Mediterraneo.
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Di fama e di sventura
Federica Manzon
Mondadori, 2011
​Tommaso nasce nell'ora più calda del giorno più caldo dell'estate più calda. "È nato sotto una cattiva stella", dicono le comari. Ma quel bambino ha qualcosa di speciale. Sarà in grado di capire l'animo degli uomini con uno sguardo, di leggere il futuro, ma su di sé attirerà tanto il successo quanto la sventura. A un'esistenza segnata dall'abbandono e dall'ingiustizia Tommaso opporrà una voglia di rivalsa che lo porterà a lasciare la sua città di mare e di confine, di matti e sognatori, per il mondo oscuro e spietato dell'alta finanza americana, trasformandosi da piccolo indiano dal cuore buono in cowboy dall'anima di pietra. La sua storia sarà attraversata da personaggi indimenticabili. La nonna Vittoria, che cammina alzando la gonna sopra il ginocchio e incanta gli uomini. Ariel Fiore, il giovane amico campione di nuoto, sempre buono, sempre bello, facile da amare e da tradire. Mila, la figlia del grande assicuratore, dagli occhi gialli come il miele e velenosi come il serpente. Federica Manzon disegna una saga coinvolgente, la storia senza tempo di un uomo che lotta contro le lusinghe del lato oscuro. E al tempo stesso racconta, in una cronaca dura e originale, l'economia di inizio millennio, tra speculazioni crudeli e dissennate e l'onda nera e travolgente della crisi.
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Naufraghi con spettatori
Gabriella Marazzi
Aliberti, 2010
​Naufraghi con spettatori racconta la drammatica storia di Rossella e del figlio Saverio, tossicodipendente. Travolta dalla ricerca di un affetto che le viene spesso a mancare, la protagonista sperimenta sempre nuovi amori senza riuscire mai a trovare un approdo sicuro. Unica presenza ferma e costante il figlio, al quale si sente intimamente legata ma con il quale ha un rapporto contraddittorio e conflittuale.
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L'Italia s'è desta
Giuseppe Marchetti Tricamo; Tarquinio Maiorino; Andrea Zagami
Cairo Editore, 2011
​In Italia gli emblemi dei valori nazionali sono tornati di moda. Non più confinati agli eventi sportivi e alle missioni militari, il tricolore e l'inno di Mameli sono diventati protagonisti di un vero e proprio revival. Ha cominciato Carlo Azeglio Ciampi a richiamare l'attenzione di noi tutti sul prestigio della bandiera - "una in ogni casa" -, sulla forza evocativa del Canto degli italiani, sull'importanza di celebrare degnamente la festa della Repubblica, reintrodotta nel 2001. Ha raccolto il testimone il presidente Giorgio Napolitano che, nel centocinquantesimo anniversario dell'unificazione italiana, commentando la crisi ha chiesto che "ognuno faccia più che mai la sua parte" operando nell'interesse, unico e unitario, del Paese. Gli autori di questo libro ripercorrono la genesi dei due simboli nazionali per eccellenza e raccontano la storia del tricolore, fatta di momenti di clandestinità ma anche di gloria, dalla nascita a Reggio Emilia nel 1797 alla sua adozione da parte della Repubblica italiana un secolo e mezzo dopo. E narrano anche la vicenda, in parte sconosciuta, del nostro inno, Fratelli d'Italia, ricostruendo la figura suggestiva del suo autore, Goffredo Mameli, che perse la vita a soli ventidue anni nella difesa della Repubblica romana.
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Sangue romagnolo
Giancarlo Mazzuca; Luciano Foglietta
Minerva Edizioni, 2011
​In un fazzoletto di terra, pochi chilometri quadrati, nell’aspra e solatia Romagna, sono nati e vissuti, in una manciata d’anni, a cavallo tra l’800 e il ‘900, quattro personaggi che hanno cambiato la storia d’Italia. Quattro uomini che, nel bene e nel male, hanno cercato di cullare un sogno: la speranza di cambiare la misera realtà in cui erano nati, l’orgoglio di vivere una vita degna di essere vissuta e di realizzare, con le proprie forze, un mondo diverso, forse perfetto, così distante dalla povera e cara terra, la Romagna, che hanno continuato ad amare per tutta la vita. Benito Mussolini, Nicola Bombacci, Leandro Arpinati e Torquato Nanni, amici-nemici da sempre, potevano nascere solo nella Romagna di quegli anni, dove per dirla con le parole di Torquato, il vero intellettuale dei quattro, “la politica non è interesse e non è dottrinarismo: è azione, è passione, è ribellione”. La loro vita sembra un romanzo: abbracciarono, nella loro gioventù, la causa socialista, ma poi, negli anni dell’interventismo, le loro strade si divisero e, dopo la Grande Guerra, le camicie nere di Mussolini deridevano Bombacci, che era allievo di Lenin e aveva fondato a Livorno il Partito Comunista d’Italia, cantando: "Con la barba di Bombacci faremo spazzolini per lucidare le scarpe a Mussolini!". Arpinati, a sua volta, era diventato Podestà di Bologna, mentre Nanni non abbandonò la causa socialista. Lottarono su fronti politici opposti, ma restarono amici per la pelle: se il Duce aiutò (in segreto) economicamente il comunista Bombacci, il fascista Arpinati salvò il socialista Nanni che stava per essere linciato dai camerati fiorentini. Poi il drammatico epilogo del 1945: Bombacci morì accanto a Mussolini, a Dongo, e Nanni fu ucciso dai partigiani nel tentativo di salvare Arpinati a Malacappa una frazione del Comune bolognese di Argelato.
Divisi nella vita, uniti nella morte.
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Lo spettatore vitruviano
Michele Mirabella
Armando Editore, 2011
​Questo libro tenta di raccontare la comunicazione, la sua storia e le sue forme, la fatica che è costata all'uomo da quando ha impresso l'orma della mano sul muro buio di una caverna. Il racconto di queste pagine è un invito a conoscere e riconoscere gli strumenti del comunicare vecchio e nuovo per scrutare il presente che è già Storia. Imparare i media del proprio tempo risponde alla stessa esigenza espressiva che pulsava nei "writers" delle spelonche e si fa imperativa per partecipare al dialogo a moltissime voci tra i cittadini del III millennio.
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L'uomo che non voleva amare
Federico Moccia
Rizzoli, 2011
​In questo romanzo conosciamo un affascinante uomo d’affari, nato in Italia ma in giro sempre per il mondo. Ha un segretario fidato che rintraccia per lui ogni cosa: dai segreti di un'azienda sull'orlo del fallimento tanto da fargliela acquistare al prezzo più conveniente, alle notizie più riservate sulla vita di una donna bellissima che lui decide di conquistare. Cosa è successo nella sua vita? Cosa lo ha portato a essere così? Dietro ogni comportamento estremo c'è sempre un grande dolore, un perché nascosto in fondo al cuore agita l'inquietudine di alcuni. Poi, un giorno come tanti altri, qualcosa accade. Si trova a Roma, sta facendo footing, quando arriva una pioggia improvvisa. Entra in una chiesa e li sente: un coro di bambini che cantano, intonati, melodici. Lui rimane lì, in silenzio, come rapito, emozionato da quella musica, quando improvvisamente la vede. Dall'ombra della navata compare una donna. Ha gli occhi chiusi, la bocca si muove lentamente e segue sognante quelle note. Muove le dita a tempo, conosce perfettamente ogni passaggio di quella musica. Per la prima volta da quando era ragazzo, il nostro protagonista prova qualcosa di diverso. È come rapito da quell'immagine. E quando lei apre gli occhi e lo guarda è come se per la prima volta in vita sua lui capisse cos'è l'amore. Chi è veramente questa donna? Cosa è successo nella sua vita? E soprattutto, cosa nasconde? Perché quella che doveva essere la più grande pianista di tutti i tempi ha improvvisamente smesso di suonare? Due persone completamente opposte, due dolori profondamente diversi per un'unica, grande, bellissima storia d'amore
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Non tutti i bastardi sono di Vienna
Andrea Molesini
Sellerio, 2010
​Orgoglio, patriottismo, odio, amore: passioni pure e antiche si mescolano e si scontrano tra loro, intorbidate più che raffrenate dal senso, anch'esso antico, di reticenza e onore. Villa Spada, dimora signorile di un paesino a pochi chilometri dal Piave, nei giorni compresi tra il 9 novembre 1917 e il 30 ottobre 1918: siamo nell'area geografica e nell'arco temporale della disfatta di Caporetto e della conquista austriaca. Nella villa vivono i signori: il nonno Guglielmo Spada, un originale, e la nonna Nancy, colta e ardita; la zia Maria, che tiene in pugno l'andamento della casa; il giovane Paolo, diciassettenne, orfano, nel pieno dei furori dell'età; la giovane Giulia, procace e un po' folle, con la sua chioma fiammeggiante. E si muove in faccende la servitù: la cuoca Teresa, dura come legno di bosso e di saggezza stagionata; la figlia stolta Loretta, e il gigantesco custode Renato, da poco venuto alla villa. La storia, che il giovane Paolo racconta, inizia con l'insediamento nella grande casa del comando militare nemico. Un crudo episodio di violenza su fanciulle contadine e di dileggio del parroco del villaggio, accende il desiderio di rivalsa. Un conflitto in cui tutto si perde, una cospirazione patriottica in cui si insinua lo scontro di psicologie, reso degno o misero dall'impossibilità di perdonare, e di separare amore e odio, rispetto e vittoria.
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In una città atta agli eroi e ai suicidi
Giampiero Mughini
Bompiani, 2011
​Città atta agli eroi e ai suicidi, dannata come da una diffusa inquietudine interiore, crogiuolo di lingue e di etnie, avamposto della modernità. Trieste è una città dove si parla indifferentemente sloveno, il dialetto triestino, il tedesco, l'inglese, francese, e dove si sono mescolati il sangue e le storie familiari di tutte le genti del centro d'Europa. Nella mente i ritratti dei "Dubliners" di Joyce, Giampiero Muglimi cammina tra le vie della città di Svevo, Slataper, Benco, di Carlo e Giani Stuparich, Saba, Rosso e Magris: nascono così incontri umani e letterari sulle tracce degli eroi che hanno forgiato il carattere di una città cosmopolita, con il fascino di frontiera di un luogo fuori dal tempo. L'invenzione della modernità, tra romanzi incompresi e libri inseguiti, passa dalla scrittura "dilettante" del figlio di un industriale del vetro, conosce il fascismo e le leggi razziali, soffre l'irredentismo e il dramma delle foibe, e si racconta con passione in un viaggio per luoghi e personaggi, lungo le strade affacciate sul molo Audace.
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Il garibaldino che fece il Corriere della Sera
Massimo Nava
Rizzoli, 2011
​Nacqui a Napoli, il 26 marzo 1842. I miei genitori furono Francesco Torelli e Giuseppina Viollier, della quale aggiunsi il cognome al cognome paterno: così Eugenio Torelli Viollier iniziava la sua autobiografia, riducendo a cronaca asciutta una parabola straordinaria. Schivo e riservato ma dotato di un'energia inesauribile, visse da protagonista una stagione di fermento civile e culturale in cui si compì l'Unità nazionale. Ancora ragazzo fu a fianco di Garibaldi sui monti dell'Irpinia, apprese i rudimenti del giornalismo sotto l'ala di Alexandre Dumas, respirò il progresso nella Francia di Napoleone III e scelse la Milano della Scapigliatura per creare quello che sarebbe diventato il più importante quotidiano d'Italia. Domenica 5 marzo 1876 uscì la prima edizione del "Corriere della Sera", che sull'esempio di Parigi e Londra si proponeva di coniugare notizie minute e aggiornamenti politici dalla capitale, eleganza di stile e sobrietà di contenuti, interessi del pubblico e imparzialità delle voci. Intrecciando biografia privata, affresco sociale, storia del costume, aneddoti e citazioni, Massimo Nava racconta la vicenda malinconica ed esaltante di un misconosciuto "padre della patria" che agli albori del giornalismo moderno ha incarnato lo spirito di un'Italia giovane e rissosa, ambiziosa e imperfetta, spesso divisa e talvolta meschina, ma ancora animata da ideali assoluti
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Liberali d'Italia
Corrado Ocone; Dario Antiseri
Rubbettino, 2011
​Il volume, scritto in un linguaggio vivace ma rigoroso, è un esempio istruttivo di come i liberali non appartengano a nessuna Chiesa ideologica e applichino anche a loro stessi l'assunto centrale della loro visione del mondo: "la consapevolezza - come dice Antiseri con Alfred North Whitehead che lo scontro tra idee non è un dramma, quanto piuttosto un'opportunità". Corrado Ocone propone, sul modello delle very short introduction, un profilo agile ma essenziale della vicenda storica della cultura politica liberale italiana nel Novecento: da Croce ed Einaudi, passando per Sturzo e Salvemini, fino a Nicola Matteucci. Come tutte le ricostruzioni storiche anche quella di Ocone, che è un laico, opera scelte ed esclusioni a partire da un'idea generale di cosa sia il liberalismo. Un'idea per molti aspetti differente da quella di un Maestro del liberalismo come il cattolico Dario Antiseri, che puntualmente, nel suo intervento, critica l'impostazione di Ocone e molte sue idee particolari. Prefazione di Giulio Giorello.
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Mia sorella Emanuela
Pietro Orlandi; Fabrizio Peronaci
Edizioni Anordest, 2011
​Emanuela Orlandi, cittadina vaticana di 15 anni, figlia di un commesso pontificio, sparì il 22 giugno 1983, nel centro di Roma, mentre tornava a casa dopo la lezione di musica. Inghiottita da un intrigo internazionale senza precedenti, che è diventato uno dei più torbidi gialli del secondo Novecento. Terrorismo turco, servizi segreti dell'Est, Cia, intelligence italiana, Vaticano, il crack del Banco Ambrosiano, lo Ior, la banda della Magliana. Per la prima volta Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ripercorre 28 anni di misteri. Di più: 30 anni esatti. Pietro considera il sequestro un proseguimento dell' attentato a Giovanni Paolo II, avvenuto il 13 maggio 1981. Le sue rivelazioni sono clamorose. Pietro racconta il contenuto del suo colloquio con il feritore del papa, Algca, che ha incontrato in Turchia nel 2010. Fornisce una nuova prova sull' esistenza in vita di sua sorella un mese e mezzo dopo la scomparsa, quando fu vista in un paese vicino Bolzano. Svela che, dietro una dellesigle che per mesi tennero lItalia con il fiato sospeso, in un drammatico balletto di rivendicazioni e depistaggi, cerano gli 007 nostrani. Parla di unultima pista in Marocco. Chiede al Vaticano di abbandonare ogni reticenza, in nome della verità della parola del Vangelo. La speranza di ritrovarla non ci abbandona mai. Pietro, nonostante tutto, ha fiducia. E racconta Emanuela come nessuno l'ha mai conosciuta, la passione per la musica, il catechismo, la scuola, gli amici, la spensieratezza di un'adolescenza felice dentro lo Stato pontificio, l'amore per papà Ercole, mamma Maria, le tre sorelle e per lui, Pietro, unico e adorato fratello. Una denuncia e un viaggio toccante, in uno dei più inquietanti misteri della recente storia italiana.
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Fuoco al Corano in nome di Allah
Carlo Panella
Rubbettino, 2011
​La storia del libro nell'Islam, è storia della proibizione per secoli del libro stampato in arabo e turco, pena la morte. Iniziò col rogo a Istanbul nel 1538 del Corano stampato da due tipografi bresciani, cui venne mozzata la mano. La motivazione di quel divieto è cruciale: il dogma che vuole che il Corano non debba essere interpretato dai fedeli. Da qui la voluta sterilità culturale che segnò il declino della civiltà islamica, che impedì che si formassero la cultura diffusa e quei "citoyens" che hanno invece innervato la forza espansiva dell'Occidente. Nella "non storia" del libro stampato nell'Islam è la traccia per comprendere la rivolta araba di oggi, deflagrata quando si è finalmente formata quella "massa critica" di cittadini sinora assente: i giovani formati sui libri e sulla loro critica.
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Ingrati
Maria Rita Parsi
Mondadori, 2011
​Cos'è la "sindrome rancorosa del beneficato"? Una forma di ingratitudine? Ben di più. L'eccellenza dell'ingratitudine. Comune, per altro, ai più. Senza che i molti ingrati "beneficati" abbiano la capacità, la forza, la decisionalità interiore, il coraggio e, perfino, l'onestà intellettuale ed etica di prenderne atto. La "sindrome rancorosa del beneficato" è, allora, quel sordo, ingiustificato rancore (il più delle volte covato inconsapevolmente; altre volte, invece, cosciente) che coglie come una autentica malattia chi ha ricevuto un beneficio, poiché tale condizione lo pone in evidente "debito di riconoscenza" nei confronti del suo benefattore. Un beneficio che egli "dovrebbe" spontaneamente riconoscere ma che non riesce, fino in fondo, ad accettare di aver ricevuto. Al punto di arrivare, perfino, a dimenticarlo o a negarlo o a sminuirlo o, addirittura, a trasformarlo in un peso dal quale liberarsi e a trasformare il benefattore stesso in una persona da dimenticare se non, addirittura, da penalizzare e calunniare. Questo nuovo libro di Maria Rita Parsi parla dell'ingratitudine, quella mancanza di riconoscenza che ognuno di noi ha incontrato almeno una volta nella vita. Attraverso una serie di storie esemplari, l'analisi delle tipologie di benefattori e beneficati, il decalogo del buon benefattore e del beneficato riconoscente e un identikit interattivo, l'autrice insegna a riconoscere l'ingratitudine e a difendersene, arginare i danni e usarla addirittura per rafforzarsi.
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Confessione reporter
Stella Pende
Ponte Alle Grazie, 2011
​Tv, network e giornali divorano notizie, fatti e uomini. Li spolpano finché sono freschi e poi li abbandonano per rituffarsi nella caccia del nuovo scoop. In questo tempo dove il new journalism ossequia soltanto il culto della velocità e quello della voracità, Stella Pende prova a recuperare i ricordi perduti restituendo un prima e un dopo agli articoli che di più hanno tatuato la sua memoria. Venti reportage (guerre, carceri e terremoti, Balcani e Medioriente), ma anche incontri fatali. Da Gheddafi a Garcia Màrquez, splendente e indimenticabile premio Nobel della letteratura, fino all'eroica maestra dei bambini intrappolati nel fuoco della scuola di Beslan. Ma attenzione: in "Confessione reporter" si legge soprattutto quello che un inviato non ha mai potuto scrivere. Cioè il dietro le quinte di ogni avventura giornalistica: gli appuntamenti e le miserie per portare a casa l'osso, le attese e le buche, i direttori, i colleghi amici e le carogne, ma anche la commozione, gli incontri e i riti della redazione. Tutto ciò che rappresenta il succo e la carne del giornalismo. Questo mestiere così chiacchierato, spesso mitizzato, ma troppo poco capito nelle emozioni che accende. E poi la terra così spettacolare, ma ancora inesplorata, del giornalismo al femminile. Dove una coraggiosa confessione dell'autrice racconta quanto una giornalista non può mai dimenticare di essere donna, ma soprattutto madre. Con la pena e il rimorso che troppe volte il mestiere le regala.
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La dogana del vento
Folco Quilici
Mondadori, 2011
​Una valle prealpina, aprile 1945: Guido, quindicenne, e sua madre sono rifugiati a Villa Alta, sotto l'imponente maniero della Dogana del Vento. Lì, al rugginoso cancello di Villa Alta, si presenta Pjotr, di poco più vecchio di lui. È un cosacco. Tra le tante vicende drammatiche che si incrociarono negli anni del Secondo conflitto mondiale, poco nota ancora oggi è quella dei circa ventimila cosacchi che, fieramente antibolscevichi, combatterono volontari accanto ai tedeschi e agli italiani. All'approssimarsi della fine del conflitto, i cosacchi cercarono un accordo con i vincitori ma furono rimpatriati e, condannati per tradimento, finirono davanti ai plotoni d'esecuzione o nei gulag siberiani. Con la fine delle ostilità Guido perde le tracce di Pjotr, ed è tormentato dal sospetto che, insieme ai suoi, abbia fatto una fine crudele... Passano gli anni, quando d'improvviso una strana coincidenza riaccende in Guido il desiderio di conoscere la vera sorte dell'amico perduto: di una giovane promessa del calcio italiano i giornali scrivono che è figlio di un cosacco fuggiasco. Guido si mette sulle tracce di Erminia, la donna che anni prima ha amato un cosacco al punto da concepire un figlio con lui. Il rapporto che stabilisce con lei è alimentato dal legame di entrambi con quel cosacco di cui si sono perse le tracce. E proprio facendo i conti con il passato Guido ed Erminia potranno aprirsi a un futuro carico di sorprese...
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Vandali
Gian Antonio Stella; Sergio Rizzo
Rizzoli, 2011
​La nuova inchiesta-denuncia degli autori di "La casta" e "La deriva" sulle condizioni del patrimonio storico e artistico in Italia. A Pompei crolla la Schola Armaturarum, l’ultimo mosaicista è andato in pensione dieci anni fa, c’è un solo archeologo per 66 ettari di scavi, un accordo sindacale vieta agli elettricisti di salire su scale più alte di 70 cm. In Sicilia, a due passi da Selinunte, dove il tempio di Apollo resta coperto per undici anni da un’impalcatura solo perché nessuno la smonta, c’è un’intera città di 5000 case abusive di cui 800 così al di fuori da ogni norma da non rientrare in nessuno dei numerosi condoni edilizi, eppure non si è mai vista una ruspa. In un’epoca in cui le scelte turistiche si fanno sul web, il portale governativo Italia.it, dopo sette anni e milioni di euro buttati, ha raggiunto il 4562° posto nella classifica dei siti internet italiani più visitati e il 184.594° di quella internazionale. Campagne e colline vengono assaltate dalla speculazione edilizia senza ricordare quanto scriveva Montanelli: «Ogni filare di viti o di ulivi è la biografia di un nonno o un bisnonno». Sono solo tre esempi dello stato in cui è ridotta una nazione attivamente impegnata a distruggere la sua unica vera ricchezza: l’arte, i paesaggi, la bellezza. Questo libro è la denuncia appassionata di uno scempio, di cui politici e amministratori sono i principali responsabili, molti cittadini i complici e tanti altri le vittime che dovrebbero far sentire più forte la propria voce.
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L'Italia disunita
Sergio Romano; Marc Lazar; Michele Canonica
Longanesi, 2011
​Buon compleanno, Italia. Centocinquanta di questi anni, verrebbe da dire. Ma qualcosa non torna. I tempi sono quelli che sono, di crisi non soltanto economica ma culturale, di prospettiva. Il passato è un parente alquanto lontano, e il futuro un'equazione a più incognite. Viviamo alla giornata in un permanente equilibrio precario, privo di orizzonti stabili. A dirla tutta, l'impressione è che non si sa bene che cosa celebrare. Un secolo e mezzo dopo, siamo sempre in bilico tra identità nazionale e radici locali, teoria degli insiemi e campanili. Con tutto ciò che ne consegue. Sergio Romano, Marc Lazar e Michele Canonica ne sono consapevoli, naturalmente, e il loro confronto non esclude il disaccordo, anzi se ne alimenta. Un viaggio che tocca tutte le stazioni nello spazio e nel tempo, e che soprattutto esplora la realtà quotidiana, dello Stato e dei cittadini, in ogni aspetto: sanità, pensioni, giustizia, pubblica amministrazione, trasporti, infrastrutture, forze armate, scuola, cultura, informazione, turismo, spettacolo, sport, gastronomia, moda, design, piccole e medie imprese. Ne risulta, tra domande, risposte e ipotesi, un quadro completo e fedele (anzi, una radiografia) del Bel Paese e del rapporto che gli italiani hanno con la loro memoria storica, più o meno condivisa.
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Be stupid for successfull living
Renzo Rosso
Rizzoli, 2011
​Be Stupid può sembrare un'esortazione ridicola. Chi mai vorrebbe essere considerato stupido? Per molti potrebbe sembrare un insulto, .ma non per Renzo Rosso. Il fondatore di Diesel è ben felice di fare cose che in molti considererebbero tali. Nel corso della sua carriera ha assunto gente che lo colpiva più per la personalità che per l'esperienza, ha lanciato campagne pubblicitarie che ironizzavano sulla fashion industry e acquistato intere società agendo d'istinto. Quando Diesel ha lanciato la campagna Be Stupid, Renzo ha capito che non era solo una provocazione, ma che illustrava, con parole semplici, quello che lui e i suoi colleghi stavano facendo da anni: correre rischi, sfidare le convenzioni, seguire la passione, agire d'istinto, essere coraggiosi. In diciotto episodi, dalla nascita di Diesel fino a oggi, Renzo racconta come il coraggio di prendere decisioni stupide e la capacità di vedere le cose non solo per ciò che sono già, ma per come potrebbero essere, lo hanno aiutato a costruire un'azienda di grande successo. Alla fine di ogni storia, il professor Guido Corbetta, docente dell'Università Bocconi di Milano, spiega il "metodo Renzo Rosso" perché altri possano trarne spunti e ispirazione per la propria vita personale e lavorativa. Un viaggio coinvolgente al fianco di un uomo di successo che ha creduto nella forza della diversità e ne ha fatto una filosofia di vita e di lavoro.
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Il cielo può attendere
Umberto Scapagnini; Fabrizio Del Piero
Piemme, 2011
​Ci sono momenti nella vita che segnano una svolta. A raccontarlo può sembrare strano, ma noi sappiamo che tutto ciò che di male, o di bene, ci è successo dopo, è iniziato lì. Per Umberto Scapagnini quel momento è stato il 2005 quando, in veste di sindaco di Catania, partecipa a una partita di calcio di beneficenza e si procura una frattura. Da allora gli eventi negativi si susseguono senza tregua. Poco tempo dopo, la sua compagna gli nota un gonfiore sulla tempia, che si rivelerà essere un melanoma molto radicato. È così che nella vita di Scapagnini irrompono il dolore e la paura. Dopo l'operazione e un iniziale ottimismo, il male si ripresenta più insidioso di prima. C'è un'unica possibilità per lui: una cura sperimentale che però può avere devastanti effetti collaterali. Infatti lo porterà al coma. Ma proprio quando sembra che tutto sia perduto, una luce misteriosa e l'apparizione rassicurante di Padre Pio, lo conducono fuori dal tunnel. Le metastasi sono scomparse. Accolto dal sorriso dei suoi affetti più cari, Scapagnini nasce una seconda volta. Dopo tanta sofferenza e la fatica di riprendere il contatto con la quotidianità, la pagina negativa aperta quella sfortunata sera pare essere terminata. Una storia di dolore, malattia e guarigione in cui la fiducia nella scienza e in se stessi, uno sguardo positivo sul mondo e la fede in Dio si uniscono per celebrare una volta ancora la bellezza della vita.
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I cattolici che hanno fatto l'Italia
Lucetta Scaraffia
Lindau, 2011
​I saggi raccolti in "I cattolici che hanno fatto l'Italia" affrontano il tema "cattolici e Risorgimento" da un punto di vista nuovo, che va oltre i conflitti istituzionali per guardare alla collaborazione che molte congregazioni di vita attiva - soprattutto quelle di origine piemontese come i salesiani e le figlie di Maria Ausiliatrice, o le suore carcerarie della marchesa di Barolo - hanno realizzato con i governi che si sono susseguiti al potere nei primi decenni dell'Italia unita. Queste iniziative hanno avuto il merito di anticipare, nella maggior parte dei casi, la conquista dei diritti fondamentali della donna e dell'uomo in un periodo in cui la preoccupazione della società civile era quella di formare una coscienza ai propri cittadini. I religiosi si sono rivelati insomma preziosi collaboratori di chi voleva "fare gli italiani" dopo che l'Unità della Penisola era stata raggiunta. D'altra parte, se pure si vuole tentare un bilancio del conflitto che ha a lungo opposto Stato e Chiesa, attraverso questi saggi si può concludere che, nonostante indubbie violenze e prevaricazioni nei confronti dei cattolici, la Chiesa non è stata indebolita da tale battaglia, ma ne è uscita più forte, purificata e anche fortemente modernizzata.
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Le meraviglie di Roma
Vittorio Sgarbi
Bompiani, 2011
​Ci sono luoghi e monumenti che attraversiamo quotidianamente nelle nostre città e che nella fretta di una meta da raggiungere manchiamo di cogliere. Porte, piazze e fontane, palazzi storici o edifici di nuova costruzione e di futura bellezza, chiese, tutto ci passa sotto gli occhi e poco o nulla si ferma nella nostra memoria. Vittorio Sgarbi compie un'opera di ricognizione totale delle bellezze architettoniche di Roma e ci consegna una guida straordinaria per la quantità di edifici e autori citati. Con oltre 650 schede di autori e 1500 opere segnalate "Le meraviglie di Roma" è una guida alle architetture della capitale e uno strumento prezioso di conoscenza non solo della città del passato, ma anche di quella a venire, grazie alla segnalazione dei tanti progetti in corso di realizzazione. A turisti e abitanti di Roma non resta altro che alzare gli occhi e, fosse anche solo per pochi secondi, fermarsi a godere con consapevolezza le mirabilia della città eterna.
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La favola di William e Kate
Alfonso Signorini; Azzurra Della Penna
Mondadori, 2011
​I due si erano scontrati per la prima volta a una festa. Kate, scivolando in modo un po' maldestro, aveva finito per versare gran parte del suo drink sul golf di William. 'I'm really sorry' aveva detto lei diventando tutta rossa. 'Non importa' aveva risposto quel ragazzo biondo. Lui l'aveva guardata per qualche istante, era davvero carina; poi, abbassando un po' lo sguardo, le aveva detto, quasi sussurrando: 'Ciao, io sono Wills'. Sembra l'inizio di una storia d'amore come tante, tra due ragazzi impacciati e alle prime armi. E invece queste sono le righe iniziali di una favola. Ci sono un principe, una ragazza "del popolo", un grande amore, mille avversità, litigi, un'apparente rottura e poi l'happy end con un grandioso matrimonio e il Paese intero in festa. Insomma, non manca proprio nulla. Solo che questa storia non inizia con il classico "C'era una volta...". Questa storia "c'è adesso": è un amore reale, quello tra il principe William e Kate Middleton. Alfonso Signorini e Azzurra Della Penna ci raccontano una favola moderna, svelandoci passo passo la costruzione di questo grande amore. E lo fanno senza mai dimenticare che William e Kate sono sì i protagonisti di una fiaba ma anche e soprattutto due ragazzi. Giovani, insicuri, un po' spaventati e molto, molto innamorati.
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Il mestiere dell'artista. Dal Caravaggio al Baciccio
Claudio Strinati
Sellerio, 2011
​Con questo terzo volume si conclude il viaggio di Strinati nell'evoluzione della concreta attività dell'artista: una storia dell'arte, quindi, come storia incrociata di opere di artisti e di committenze, ovvero come resoconto dei variabili modi in cui s'è realizzato nel tempo l'innesto tra la soggettività creativa e la funzione sociale dell'arte. Protagonista è qui il secolo di Caravaggio, Borromini, Bernini, Guido Reni; quello che corre dal Seicento al Settecento, ed è una parafrasi di "Roma patria delle arti". Secolo drammatico in cui il mestiere dell'artista subisce la svolta decisiva che chiude infine l'epoca iniziata con Giotto: "l'equilibrio tra la competenza tecnica e la sostanza espressiva, che aveva caratterizzato il mestiere dell'artista rinascimentale, scompare e l'arte si allinea alle attività umane implicanti uno schieramento e un'appartenenza a un partito o a un altro. Nasceva una ideologia dell'arte e l'attività critica intorno all'arte diventava un mestiere parallelo".
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La marchesa, la villa e il cavaliere
Luca Telese
Aliberti, 2011
​Uno scandalo sessuale, un triplice omicidio che vede coinvolti tre personaggi della Roma-bene degli anni Settanta. Un inserto fotografico attraverso il quale gran parte degli italiani si fa voyeur. Roma, via Puccini, 30 agosto 1970. Una storia che comincia come un film giallo: tre corpi, tre vite, quella di un viveur, di un'arrampicatrice sociale, e di un miliardario. La storia della ragazza di provincia Anna Fallarino che diventa la marchesa Casati Stampa, di suo marito Camillo e del suo amante, Massimo Minorenti, è il primo scandalo sessuale che nell'Italia degli anni Settanta si può documentare con immagini. Niente di più che l'eterna storia di sesso e tradimenti dell'alta società, ma quelle foto lo fanno diventare il grande giallo italiano degli anni Settanta, il grande buco della serratura attraverso cui tutti gli italiani si fanno voyeur. Quello che non vedono, e che oggi è invece svelato, è l'intrico ereditario che avvolge il bene più prezioso del patrimonio Casati Stampa: Villa San Martino. Luca Telese ha inseguito le tracce del mega-affare che fu l'acquisto della Villa nel 1974. Ne è uscito uno spaccato inquietante e decisamente esemplare della modalità di "condurre gli affari" da parte dell'avvocato di fiducia del Cavaliere, Previti, e di Berlusconi stesso. Sin da quei lontani anni Settanta che videro l'inizio delle loro fortune, delle loro ascese irresistibili e strettamente intrecciate. Il volume contiene un ricco inserto fotografico e alcuni inediti di Silvio Berlusconi.
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Viaggio verso la fine del tempo. Apocalisse di Lilith
Luciano Violante
Piemme, 2011
​Un'antica leggenda ebraica narra che Adamo ebbe una prima moglie, Lilith, che rifiutandosi di giacere sotto di lui e rivendicando l'uguaglianza ("maschio e femmina li creò") fu maledetta per sempre da Dio. Questa misteriosa figura ha acceso per secoli l'immaginario di popoli e culture assumendo vesti diverse. In questo racconto Lilith è un angelo guerriero al fianco del Signore; consiglia a Eva di lasciare l'Eden per aiutare Dio nella sua lotta contro il male: non si può restare nel giardino incorrotto, bisogna uscire e andare tra gli uomini dove il male prevale. Per la sua trasgressione l'angelo sarà condannato da Dio a vivere sulla terra, come donna, ma fuori del tempo, in un immenso tragico presente. Nel suo peregrinare, Lilith incontrerà creature dolenti. Camminerà a fianco delle donne, condividendone fatica e sofferenze: le lapidate di Herat, le spose bambine di Peshawar. In una strada di Mosca ascolterà un vecchio sopravvissuto alla Kolyma. I reduci dai campi di sterminio nazisti e dalla guerra in Iraq le confideranno la solitudine del ritorno. In questo viaggio, poetico e visionario, si racconta la caduta dell'Occidente e si riflette sulla fine della Storia con i suoi deliri di potere, le macchinazioni degli uomini, le colpe e le responsabilità, le vittime e i carnefici. Lilith conosce il destino degli altri; ma le è ignoto il proprio. Tornerà al fianco del Signore solo se, alla fine del tempo, il male non prevarrà.
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È pronto in tavola. Le mie ricette e quelle di famiglia
Bicocchi, in arte Vito
Pendragon, 2011
Tu​tti conoscono il Vito comico. Non tutti invece sanno della sua "carriera" ai fornelli: appassionato cuoco, gourmet e conduttore di fortunate trasmissioni televisive in cui si è cimentato cucinando in diretta. Per questa raccolta, l'attore bolognese ha messo nelle nostre mani più di cento ricette del suo segretissimo repertorio personale, corredate da preziosi consigli. E, a conclusione, ha voluto svelare le ricette tradizionali della sua famiglia, con cui da sempre condivide la grande passione per la cucina.
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Sono un liberale?
Giorgio La Malfa
Adelphi, 2010
​La forma del pamphlet si addiceva a John Maynard Keynes, autore per lo più di interventi brevi e spesso polemici, nei quali combatteva le opinioni prevalenti ed esplorava nuovi punti di vista. Era sostanzialmente un lungo pamphlet "Le conseguenze economiche della pace", il libro con cui nel 1919 aveva preso le distanze dalla "follia" del Trattato di Versailles, sostenendo profeticamente che avrebbe provocato una nuova guerra "a confronto della quale sarebbero apparsi trascurabili gli orrori di quella appena finita". E sarebbe stato un lungo pamphlet la stessa "Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta", con cui nel 1936 avrebbe rovesciato le dottrine invalse e trasformato per sempre la teoria economica. Per questo i saggi qui radunati propongono Keynes nella sua forma migliore e più stimolante. Scritti fra il 1923 e il 1942, nascono dall'insofferenza di un uomo di genio per le idee correnti, dalla sua ricerca di vie non ancora battute, e costituiscono insieme lo sfondo culturale e la premessa della rivoluzione che si attuerà con la "Teoria generale". Keynes vi affronta le contraddizioni di fondo del capitalismo, che per 'funzionare' deve magnificare uno dei grandi vizi dell'uomo, l''auri sacra fames', l'avidità di denaro' riferisce ciò che ha visto nella Russia comunista, di cui analizza con precisione la forza e le debolezze; coglie il tramonto del laissez-faire.
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L'identità italiana
Ernesto Galli della Loggia
Il Mulino, 2010
​Frutto di una vicenda millenaria, ricca di prestiti e contaminazioni, resa possibile dall'esistenza di un unico terreno storico: l'identità italiana è tuttora percepita come fragile e non ha saputo tradurre nelle forme della modernità un'idea unitaria del paese. È il paradosso su cui riflette Galli della Loggia, intrecciando molti fili: il paesaggio e il quadro ambientale, l'eredità latina e il retaggio cristiano-cattolico, il policentrismo urbano e regionale, l'individuo stretto tra famiglia e oligarchia, l'invadenza della politica e la debolezza dello stato.
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365 giorni di buona tavola
Beppe Bigazzi; Giuseppina Bigazzi
Giunti Editore, 2010
​Uno zibaldone gastronomico dal più eccentrico dei protagonisti dell'enogastronomia italiana. Ogni giorno è scandito da una ricetta, un aneddoto, un ricordo legato alla tradizione culinaria, parte fondamentale del nostro patrimonio culturale. Beppe Bigazzi insegna e ribadisce che non esiste una cucina di qualità senza delle materie prime di qualità e che la cucina eccellente non è la cucina alla moda bensì quella che deriva dal rispetto per la tradizione.
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Se telefonando
Gianni Barbacetto
Melampo, 2009
​Come sarebbe l'Italia se negli ultimi dieci anni non avessimo avuto le informazioni provenienti dalle intercettazioni telefoniche? E come sarà quando una legge farà tacere per sempre i microfoni che, soli, sono in grado di rivelare le trame distillate nei retrobottega del potere? Lo racconta questo libro, che allinea una scelta delle intercettazioni che presto non potremo più leggere, a causa di una legge che mette il bavaglio all'informazione. Così Antonio Fazio sarebbe probabilmente ancora governatore della Banca d'Italia, Luciano Moggi sarebbe ancora il centro del sistema "rubascudetti", Nicolò Pollari sarebbe direttore del Sismi e Pio Pompa il suo spacciatore di dossier, Stefano Ricucci un importante azionista del Corriere, Gianpiero Fiorani avrebbe espugnato a debito la Banca Antonveneta e Gianni Consorte la Bnl (e chissà che crac, in questi anni di crisi finanziaria internazionale). Wanna Marchi avrebbe continuato a lungo a vendere i suoi filtri miracolosi. E nessuno avrebbe saputo nulla neppure dell'incredibile storia della clinica Santa Rita di Milano, dove gli interventi chirurgici erano decisi in nome del guadagno. (Prefazione di Roberto Scarpinato, procuratore aggiunto presso la Procura antimafia di Palermo)
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Sveglia!
Davide Giacalone
Rubbettino, 2011
​Perché un Paese che potrebbe correre arranca faticosamente, perdendo competitività da tre lustri? Perché i nostri ragazzi stanno in classe più dei loro coetanei europei, non sono scemi, ma totalizzano i peggiori risultati? Perché diamo vita a gioielli invidiati in tutto il mondo, ma la nostra vita collettiva è fra le cose peggiori? Perché siamo la culla del diritto, ma anche infanticidi? Poniamo queste domande non per piangerci addosso, ma per dimostrare che non c’è alcun destino che ci condanni, che possiamo risolvere ciascuno dei nostri problemi, che possiamo eccellere, anche nella vita istituzionale, ma per farlo dobbiamo svegliarci, uscire dal fatalismo, accettare le sfide, pensare al futuro e non solo regolare i conti con il passato. Le analisi contenute in questo libro entrano nella carne viva dei problemi italiani, e le soluzioni proposte non hanno nulla di astratto. È un libro scritto da e per chi crede che l’Italia sappia essere migliore. Se ciascuno di noi lo vorrà e si darà da fare.
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Obama e l'ombra cinese
Giovanni Castellaneta
Guida, 2010
​Per capire perché un grande Paese come gli Stati Uniti che stava vivendo la più grave crisi economica dai tempi della Grande Depressione e che stava combattendo due guerre è stato capace di esprimere un Presidente come Obama. Per comprendere meglio le sfide che il Presidente Obama pone al suo Paese: la lotta contro la crisi economica, la ripresa seguendo modelli di sviluppo nuovi, il difficile confronto con il "gigante" cinese ma anche le grandi battaglie per garantire assistenza sanitaria universale, la sicurezza e la libertà al mondo, coniugando pragmatismo e idealismo. Dal punto di osservazione privilegiato di Giovanni Castellaneta, Ambasciatore d'Italia a Washington dal 2005 al 2009, il racconto in prima persona del lungo, affascinante, itinerario per scoprire le radici profonde di una vittoria storica che consente a Obama di provare a costruire il "nuovo sogno americano", una nuova pagina di Storia che riguarda anche tutti noi da vicino.
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Ho sognato un mondo senza cancro
Franco Mandelli
Sperling&Kupfer, 2011
​In prima persona, con sincerità e passione, il professor Mandelli ripercorre la sua vita: quasi una corsa a ostacoli, con un traguardo lontano quanto un sogno, quello di sconfiggere per sempre i tumori del sangue. Partendo dalle esperienze degli anni Settanta, al tempo in cui una diagnosi di leucemia era una condanna a morte, il suo percorso di medico infaticabile e cocciuto ha incrociato migliaia di altre storie. «C’è un solo segreto per essere un buon medico: amare i malati», sostiene. Questa è una storia di amore, quello di un medico verso i suoi pazienti: uomini, donne e soprattutto bambini, a cui Mandelli ha salvato la vita o, nei casi più dolorosi, ha insegnato a sperare.
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Sei di destra o di sinistra?
Diego Gavagnin
Ediplan, 2011
​Ma qual è la differenza tra le cose di destra e quelle di sinistra? Questa guida prova a dare una risposta alla domanda su basi esclusivamente logiche e non su basi storiche o bibliografiche. Nel libro non troverete dotte citazioni sulle radici delle politiche di destra e di sinistra ma solo un ragionamento semplice che consente a ciascuno di capire se la propria indole o la propria volontà è di destra o di sinistra. Soprattutto troverete un test che in pochi minuti vi darà il responso; potrete farlo da soli, se non volete che gli altri scoprano le vostre propensioni politiche, o in compagnia, se volete aiutare anche i vostri amici a capire davvero da che parte stanno. Questo libro però non è un gioco: è un tentativo di restituire una logica ed una unitarietà alle idee politiche, spesso confuse fino a perdere la loro identità. L'obiettivo non è convincere il lettore a stare da una parte o dall'altra, ma fornire in modo schematico gli elementi per acquisire consapevolezza politica.Dopo aver letto questo libro forse potrete giudicare meglio se i programmi politici sono di destra o di sinistra e, più di ogni altra cosa, se sono coerenti con il vostro pensiero.
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Una storia di destra
Italo Bocchino
Longanesi, 2011
​Una storia di destra non è solo un’autobiografia, racconta gli avvenimenti che hanno plasmato l’attuale ideologia democratica di destra, andando ad influire, in seconda battuta, sulla storia nostra e del nostro Paese. Italo Bocchino inizia il suo racconto dalla metà degli anni ottanta e ci fornisce un quadro completo degli accadimenti politici, dei retroscena, degli ideali e delle difficoltà della destra italiana degli ultimi trent’anni. Tutto questo è narrato attraverso la storia di un giovane che, grazie ai valori passatigli dalla famiglia, scopre la forte passione e l’attitudine per la politica che sfoceranno in una carriera politica di primo piano, in un percorso che, partendo dalle organizzazioni studentesche universitarie, lo porterà alla Camera dei Deputati e alla nascita del partito Futuro e Libertà. La classe dirigente del governo vista quindi in tutti i suoi aspetti, dall’appassionata costruzione delle fondamenta di un pensiero politico, alle difficoltà nel detenere il potere, fino all’infrangersi dei propri progetti di fronte al solido muro della realtà. L’ opera si chiude con il tramonto dell’attuale destra e con uno sguardo sul futuro. Con il progetto di costruire una destra italiana laica e moderata, allineata a quelle degli altri paesi europei. Bocchino, in Una storia di destra, ci parla di passato, presente e futuro, intervallando i contenuti ideologici con aneddoti e curiosità sugli attori principali della classe politica italiana.
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Assassini per caso
Luciano Garofano
Rizzoli, 2010
​Il 5 dicembre 2009 il tribunale di Perugia ha condannato Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher. Ma se la giustizia italiana ha emesso la sua sentenza, l'opinione pubblica non ancora. Prospera la vendita di gadget con la scritta free Amanda e la studentessa americana riceve migliaia di lettere di sostegno. Mentre spuntano nuove testimonianze e presunte confessioni in carcere di Rudy Guede, anch'egli condannato per l'omicidio, colpevolisti e innocentisti continuano a discutere: bravi ragazzi o studenti annoiati che hanno spinto troppo in là un pericoloso gioco erotico? Vittime di un errore giudiziario o morbosi fidanzatini in cerca di emozioni forti? Assassini per caso ripercorre l'indagine svelando i retroscena sul delitto e sull'ambiente universitario in cui è maturato, mostrando gli ambigui rapporti che legavano tra loro i protagonisti di questa storia, alla ricerca di esperienze sempre più estreme, e ricostruendo la dinamica di quella notte. Resta l'inquietante sensazione che proprio una vuota quotidianità sia stata il gene che ha mutato questi ragazzi normali in criminali. Un racconto che ha il ritmo di una crime fiction e il rigore delle indagini di Luciano Garofano. L'occhio esperto dell'uomo che si è occupato dei più intricati casi nazionali degli ultimi anni prende in esame i rilievi tecnico-scientifici per tracciare un'analisi equilibrata dei fatti e mostrare le incertezze di una vicenda che lascia ancora molte domande in sospeso.
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Attentato al papa
Sandro Provvisionato
Chiarelettere, 2011
​Che storia! Vale la pena provare a ricostruirla, tutta. Vi sono coinvolti ben sei paesi (Francia, Bulgaria, Russia, Germania, Turchia, Polonia), un killer, Ali Agca, l'attentatore del papa (altri suoi obiettivi Bourguiba, Walesa, Dom Mintoff, Khomeini) che dice di essere Gesù Cristo. Un bel gruppo di spie (monsignori, cardinali e persino guardie svizzere) che s'infiltrano nelle stanze del papa, due giudici bulgari che giudici non sono e anzi sono ritenuti i due organizzatori del sequestro nel 1983 di Emanuela Orlandi, strumento inconsapevole del terrorismo internazionale. E non è finita: un morto che in realtà non è morto (il presunto organizzatore dell'attentato al papa), due italiani trattati come spie dal governo bulgaro per ritorsione nei confronti del nostro ma che spie non sono, un sindacalista incarcerato e poi scagionato vent'anni dopo, senza nemmeno ricevere le scuse. Omicidi, sequestri, furti, ricatti, minacce (anche ai giudici); spie, terroristi, servizi segreti al gran completo, criminalità organizzata: come in una vera spy story entrano ed escono personaggi di ogni tipo e non mancano le sorprese. I due autori, un noto giornalista e un noto magistrato che ha seguito un filone dell'inchiesta sull'attentato ed è avvocato della famiglia Orlandi, hanno lavorato su documenti e testimonianze, contro silenzi e omertà. Il loro libro entra nel cuore del Novecento, tra equilibri politici mondiali e storie personali.
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Attacco a Ratzinger
Paolo Rodari
Piemme, 2010
​Solo a scorrere le prime pagine dei giornali e le rassegne stampa internazionali ci si accorge di come sia in atto un attacco alla Chiesa, al papato e, in particolare, alla figura dell'attuale Pontefice. Un attacco dimostrato dal pregiudizio negativo, pronto a scattare su qualsiasi cosa il Papa dica o faccia, pronto a enfatizzare e creare "casi internazionali": le polemiche suscitate dal discorso di Ratisbona; il caso clamoroso delle dimissioni dell'arcivescovo di Varsavia Wielgus, che aveva collaborato con i servizi segreti comunisti; le critiche mosse alla pubblicazione del documento che liberalizza l'uso della messa antica; la revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani, coincisa con la diffusione dell'intervista negazionista di uno di loro; la crisi diplomatica per le dichiarazioni sul preservativo durante il viaggio in Africa; il dilagare dello scandalo degli abusi sui minori. C'è una strategia orchestrata dietro questo attacco? O piuttosto un'assenza di regia e di strategia comunicativa? E questo attacco ha origine solo fuori della Chiesa o nasce anche all'interno degli ambienti ecclesiali? Due vaticanisti svolgono un'inchiesta a tutto campo, che documenta tutto ciò che è avvenuto, facendo parlare i protagonisti e gli osservatori più qualificati, raccogliendo carte e testimonianze, che aiutano a ricostruire quanto accaduto nei sacri palazzi, e più in generale nella Chiesa, durante le crisi di questi primi cinque anni di pontificato.
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Nella mente degli altri
Giacomo Rizzolatti; Lisa Vozza
Zanichelli, 2007
​Come mai un film può coinvolgerci così tanto cha abbiamo la sensazione di essere noi i protagonisti della scena d'amore sullo schermo? Immedesimarci nelle azioni degli altri è qualcosa che facciamo ogni giorno, automaticamente e senza neppure rendercene conto. È il nostro cervello a occuparsene, grazie ad alcune cellule nervose chiamate neuroni specchio. Scoperti nel cervello delle scimmie, i neuroni specchio dell'uomo controllano processi molto sofisticati, come la comprensione di azioni, intenzioni ed emozioni altrui, l'imitazione, l'apprendimento e il linguaggio. Questo libro racconta la scoperta e le funzioni di queste cellule speciali che ci aiutano a prevedere, comprendere e imitare quello che fanno, provano e dicono gli altri.
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La sicurezza stradale in tasca
Vincenzo Borgomeo
Newton Compton, 2011
​Distratti, trasgressivi e poco attenti: questo è il ritratto degli italiani al volante, un quadro che testimonia scarsa attenzione alla sicurezza. Superamento dei limiti di velocità, mancato uso delle cinture di sicurezza, passaggio con semaforo rosso, inversione a U e poi il dilagante fenomeno della guida dopo aver assunto alcolici: sono alcune fra le tante infrazioni che si registrano sulle nostre strade. Ma è possibile evitare tutto ciò? Vincenzo Borgomeo, che scrive di automobili e motori da una vita, è un convinto sostenitore del partito del sì. Basta infatti utilizzare il buon senso nella scelta del veicolo e seguire delle semplici regole di sicurezza per non mettere a repentaglio la nostra vita e quella di chi amiamo. Conoscere è fondamentale per prevenire e questo libro con serietà e un tocco di leggerezza ci aiuta, con piccoli suggerimenti, a rendere il nostro viaggio... un gran bel viaggio! Prefazione di Michele Serra, presentazione di Mario Valducci.
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Un mondo in bilico
Andrea Margelletti
Eurilink, 2011
​L'attuale scenario internazionale è caratterizzato da profonda instabilità. Rispetto agli anni della Guerra Fredda il mondo di oggi sta mutando a velocità straordinaria e la sua evoluzione diventa di difficile lettura. Questa profonda trasformazione e l'emergere di tematiche sempre meno caratterizzate dall'ideologia e sempre più da valori "pre-moderni", come quelli etnici, tribali o religiosi, stanno provocando insicurezza e instabilità in tutto il globo. Non vi è area del mondo che non abbia un conflitto in corso o uno latente, ma pronto a deflagrare: il Medio Oriente, l'Asia, l'Africa, praticamente nessun continente sembra oggi immune dal virus dell'instabilità e della guerra. Israeliani e palestinesi e una mano che non si stringe. La guerra in Afghanistan e i suoi tanti, troppi morti. L'Africa che non riesce a darsi pace e continua a manifestare le sue eterne contraddizioni. Fino al Sudamerica, afflitto dalla piaga, anzi dal dramma della criminalità e della violenza urbana. Ecco allora che il Mondo di oggi resta in bilico, sospeso tra spinte modernizzatrici senza precedenti e il riflusso verso forme di conflitto che di moderno non hanno niente. Questo lavoro intende pertanto illuminare questa situazione fornendo un'istantanea dei maggiori scenari di crisi e di tutti i rischi politici associati. Ogni contesto è stato sviscerato nelle sue dinamiche politiche e di sicurezza, ne sono state descritte le cause e delineata la possibile evoluzione.
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Ring Road
Mario Renna
Mursia, 2011
​La Ring Road è un anello d'asfalto che corre attraverso il territorio dell'Afghanistan: quasi tremila chilometri che collegano tutte le regioni e le città di un Paese lacerato da trent'anni di conflitti. Sulla Ring Road operano anche gli alpini italiani, in una delle missioni più complesse alle quali abbiano partecipato le nostre Forze Armate. Questo è il diario di un maggiore della brigata "Taurinense" per sei mesi di stanza nella regione di Herat. Ventisei settimane durante le quali l'Autore ha raccolto sul campo notizie, dichiarazioni, racconti e dati, per mettere in luce lati positivi, limiti e difficoltà della presenza italiana nell'Afghanistan Occidentale. Un diario che senza retorica racconta problemi, contraddizioni ma anche opportunità dell'Afghanistan di oggi, e che aiuta a conoscere meglio la quotidianità degli italiani in divisa che ogni giorno lavorano per "lasciare un Afghanistan migliore di quello che hanno trovato". Con la Prefazione di Toni Capuozzo e le fotografie di Valentina Bosio.
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Mister Gregory
Sveva Casati Modignani
Sperling&Kupfer, 2010
​Gregorio Caccialupi tira le somme della sua lunga, intensa vita. I primi ricordi risalgono agli anni Trenta e sono legati al Polesine, la terra della sua infanzia, segnata da miseria, malattie, fatica. La tubercolosi che colpisce Isola - la madre, bellissima ma in qualche modo estranea all'aspra realtà di quei luoghi - imprime una brusca svolta al suo destino. È adolescente quando decide di lasciare il suo paese sul delta del Po per andare in America in cerca di fortuna. Intraprendente e affascinante, diventa uomo collezionando successi, sconfitte e una serie di donne che cercano invano di conquistare il suo cuore: Florencia, il primo amore, Nostalgia, la moglie, Erminia, l'ultima passione. Nel frattempo per tutti lui è diventato Mister Gregory: ricco proprietario di una catena di grandi alberghi italiani, è un personaggio influente, e temuto. Finché un giorno, per colpa di un investimento sbagliato, perde tutto il suo patrimonio. Il sipario sembra chiudersi su un tramonto maliconico. Invece, accade qualcosa - un incontro inaspettato, una sorprendente rivelazione - e Mister Gregory, ormai anziano, riacciuffa le redini della propria vita per andare incontro a una nuova avventura. Ancora una volta, Sveva Casati Modignani appassiona e coinvolge i lettori con una storia sontuosa e avvincente che spazia dall'Italia all'America lungo quasi un secolo. Protagonista incontrastato, per una volta, un uomo: complesso, tenero e burbero, affascinante e sfuggente, ma sempre irresistibile...
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Oltre lo specchio
Sveva Casati Modignani
Aliberti, 2010
​Gioia Gorla è un avvocato di successo, di famiglia benestante. Vive con i genitori Umberto e Claudia in una villa vicino a Milano. È bella, giovane, ma ha un problema fisico all'anca che la costringe ad appoggiarsi a un bastone. Un incubo ricorrente la perseguita sin dalla tenera età e, per alcuni anni, l'ha indotta a ricorrere alla psicoanalisi. Quando il titolare del rinomato studio legale milanese di cui fa parte, De Santis, la convoca nel suo ufficio per affidarle un "caso anomalo", Gioia cerca di desistere. Deve difendere una giovane prostituta palermitana accusata dell'omicidio del suo convivente, un pregiudicato albanese che la costringeva a prostituirsi e a vendere droga. La donna, Miuccia Vasile, è stata arrestata alla frontiera con la Svizzera, mentre evidentemente tentava di fuggire insieme alla sua bambina, Maddalena. Gioia viene praticamente costretta dal suo capo, ad accettare il delicato incarico e a trasferirsi a Palermo, dove è stato commesso l'omicidio e dove si svolgerà il processo. Inizia per la giovane donna un viaggio a ritroso nel suo inconscio, che la riporterà all'origine più oscura e remota del suo incubo e alla spiegazione del suo malessere esistenziale. Un percorso interiore pieno di incognite, di imprevisti, di colpi di scena, dove Gioia comprenderà il senso stesso della sua vita. Anche questo romanzo di Emilia Costantini, come il precedente Tu dentro di me, prende spunto da un fatto realmente accaduto.
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Banchieri, politici e militari
Innocenzo Cipolletta
Laterza, 2010
​Ambizione di questo libro è contribuire a una visione d'insieme degli eventi politici ed economici che si sono intrecciati negli ultimi cinquanta anni e che, pur con diverse sembianze, sono sempre finiti per sfociare in crisi economiche. Non si può comprendere la crisi da petrolio del 1974 senza parlare della guerra del Vietnam e delle tensioni in Medio Oriente. Analogamente, la bolla finanziaria globale del 2008 è intimamente legata alle modalità con cui si è entrati in guerra contro il terrorismo internazionale. Non si possono immaginare scenari di economia stabili con politiche internazionali di scontro militare. Evidenziare i legami tra economia e politica, esplicitare la concatenazione degli eventi, tentare di capire dove va il mondo e quali potrebbero essere le prossime crisi globali, se si continua per questa strada, sono gli obiettivi di questo libro. La storia è una variabile che spiega molto degli eventi che viviamo. Purtroppo abbiamo tendenza a dimenticare troppo facilmente quello che è successo, così ripetiamo gli stessi errori convinti di fare cose nuove. Con il rischio che, alla fine, il mondo sprofondi nell'egoismo e nella voglia di nazionalismo che ogni tanto riemerge dalle ceneri dell'intelligenza umana. Anche di questo si parlerà, come un futuro da dimenticare.
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Diritti e libertà nella storia d’Italia
Stefano Rodotà
Donzelli, 2011
​​Diritti e libertà accompagnano la nascita del cittadino moderno, definiscono un ordine politico e simbolico interamente nuovo: essi divengono il connotato di un'età, appunto "l'età dei diritti", come l'ha definita Norberto Bobbio. La dimensione dei diritti, però, ci appare al tempo stesso fondativa e fragilissima, perennemente insidiata da restaurazioni e repressioni. In particolare, negli ultimi quindici anni si è assistito nel nostro paese a un processo graduale che ha portato la classe politica di centro-destra, dall'iniziale tentativo di delegittimazione, a un vero e proprio attacco frontale alla Costituzione. La ricostruzione sintetica che Rodotà qui propone vuole obbedire proprio a questa logica. Non segue e discute le idee sui diritti, ma analizza politiche e comportamenti dai quali è dipesa la loro affermazione o negazione, cercando di rendere evidenti gli intrecci tra riconoscimenti formali di libertà e diritti e condizioni materiali per la loro attuazione. Le vicende delle libertà e dei diritti mostrano la lenta inclusione di un numero crescente di cittadini nel demos e le modalità attraverso le quali si costruisce la moderna cittadinanza, nel succedersi delle diverse "generazioni" dei diritti. Ma rivelano anche tenaci resistenze all'effettività dei diritti proclamati. Serve una grande fede per affermare i diritti nei tempi difficili. E di questo la vicenda delle libertà, che è poi vicenda concretissima di donne e di uomini, è testimonianza continua.
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Sognando la California, scalando il Kilimangiaro
Pietruccio Montalbetti
Aereostella, 2011
Da sempre sognava di scalare in solitaria il Kilimangiaro, la più alta montagna d'Africa, e finalmente a settant'anni ci è riuscito. Dopo mesi di meticolosa preparazione fisica e mentale, Pietruccio Montalbetti ha raggiunto il continente nero. Una settimana di duro cammino in una natura incontaminata e infine la vetta: Uhuru Peak, 5895 metri sul livello del mare. Questo libro nasce dal desiderio di condividere una fantastica esperienza di scoperta. Ma Pietruccio è un viaggiatore da sempre, e allora ci regala anche i suoi ricordi più belli dell'Amazzonia, del Mali, del deserto, della Tanzania. E poi ancora Perù, Ecuador, India... Mentre ci suggerisce che, se viaggiare significa conoscere luoghi e genti, viaggiare da soli, forse, è indispensabile per conoscere meglio se stessi. Firma la prefazione Marino Bartoletti.
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Un alibi di scorta
Enrico Montesano
Gremese, 2011
​Durante l'ispezione in un cantiere edile un geometra cade da un'impalcatura e rimane paralizzato dalla vita in giù. La disgrazia cambia drammaticamente il corso della sua esistenza, senza però spegnere in lui la speranza di tornare a camminare. In un'ostinata ansia di vita, l'uomo prende a battere la città a bordo della sua carrozzina e una notte, in cerca di calore umano e forse anche di sesso facile, si imbatte nel manipolo di travestite e prostitute da sempre accampato nei paraggi del suo ex cantiere, diventandone amico. Di giorno in cerca di un riscatto e alle prese con una moglie che ormai lo disprezza, di notte in giro per la città insieme ai suoi nuovi compagni di ventura, l'uomo diventa parte integrante del gruppo assumendo per loro l'insolita veste di fattorino. Alboreto, soprannominato così per la sua imprevista abilità, scopre anche di essersi invaghito di Gaby, una delle travestite della bislacca compagine Questo è in realtà solo l'inizio della vicenda, raccontata dallo stesso protagonista al commissario di polizia che lo sta interrogando per motivi che solo alla fine si chiariranno, in un disvelamento progressivo e sorprendente della verità che non risparmierà, oltre a Gaby, la famiglia stessa di Alboreto. Una storia "cinematografica", agile come una sceneggiatura ma con il respiro di un vero romanzo.
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Intelligence economica
Carlo Jean; Paolo Savona
Rubbettino, 2011
​Il lavoro concentra la sua attenzione sulla produzione e l'uso dell'informazione di natura economica nel mondo globalizzato, analizzando gli sviluppi di una nuova disciplina chiamata intelligence economica. In passato, questo termine era usato principalmente per indicare i servizi pubblici di informazione per la sicurezza economica dello Stato, in gergo "Servizi segreti", ma da oltre dieci anni è diventato un termine comune ai processi decisionali aziendali. L'intelligence economica è perciò divenuta una disciplina che si prefigge di sviluppare le tecniche di raccolta dei dati, di loro analisi, di decisione operativa e di verifica dei risultati, configurandosi come materia di comune interesse per le imprese e gli Stati. A causa della competizione globale, gli Stati hanno accentuato il loro impegno a difesa delle imprese del loro Paese, incorporando la tutela degli interessi nazionali tra gli obiettivi dei Servizi di sicurezza pubblici.
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La rivoluzione promessa
Gianfranco Pasquino
Bruno Mondadori, 2011
​Frutto della convergenza di formulazioni liberali, cattolico-democratiche, socialiste e comuniste, la Costituzione italiana è il documento che ha segnato l'avvento della democrazia parlamentare e repubblicana nel nostro paese. Definita da Piero Calamandrei "rivoluzione promessa" per i suoi contenuti civili e sociali in cambio di una "rivoluzione mancata' che la Resistenza non riuscì a produrre, la Costituzione ha accompagnato il consolidamento e il funzionamento della democrazia in Italia. Da più di trentanni è in corso uno sterile dibattito sulla necessità di mai meglio precisate riforme costituzionali che troppo spesso sembrano delineate per favorire gli interessi di alcuni gruppi, partiti, leader e non dei cittadini italiani. Altrettanto spesso, si ha Fimpressione che la gente comune, ma anche troppi politici e commentatori parlino di argomenti che non hanno studiato e che non conoscono a sufficienza. Questo libro propone in maniera chiara e sintetica una lettura della Costituzione come patto fra i cittadini, i rappresentanti e i governanti e come relazione equilibrata fra le istituzioni, Parlamento, Governo, Magistratura e Presidenza della Repubblica. La Costituzione italiana mantiene la sua validità e contiene anche le modalità con le quali aggiornarla, revisionarla, riformarla in maniera partecipata e democratica. Per migliorarla sarebbe indispensabile un progetto complessivo di cui la classe politica italiana non appare, al momento, capace.
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Lo stile in cucina. Le ricette di Lella Curiel e altre storie
Lella Curiel
Codice Atlantico, 2010
​Regina dell'Alta Moda, erede di una lunga tradizione di raffinatezza e stile, Raffaella Curiel si muove con disinvoltura dalle passerelle ai fornelli. In un libro che è diario, sketch hook e saga familiare, un ricettario "sentimentale" che, attraverso il cibo, unisce persone, momenti, ricordi. Da Toscanini a Soros, da Wanda Osiris a Donna Franca Ciampi, dall'amatissima madre, Gigliola Curiel, ai figli, alle nonne, agli amici: storie grandi e piccole per ricordare che la cucina è soprattutto una questione di cuore. E naturalmente di stile.
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Il Mullah Omar
Massimo Fini
Marsilio, 2011
​La biografia del misterioso e inafferrabile leader dei Talebani che da dieci anni tiene in scacco il più potente e tecnologico esercito del mondo. Una storia che inizia con un ragazzo diciottenne che si batte contro gli invasori sovietici e in battaglia viene ferito irrimediabilmente a un occhio, se lo strappa, si benda da sé e torna a combattere. Che prosegue con quattro ragazzi, Omar, Ghaus, Hassan e Rabbani, che sulla piazza del loro povero villaggio, Singesar, decidono di fare qualcosa contro le prepotenze, gli abusi, le violenze, gli stupri, gli assassinii dei "signori della guerra" che, impegnati in una feroce lotta per il potere, agiscono nel più pieno arbitrio. Nasce così il movimento talebano che nel giro di soli due anni (1994-96), grazie all'appoggio della popolazione, sconfiggerà i "signori della guerra" riportando l'ordine e la legge, sia pur una dura legge, la sharia, nel Paese di cui Omar diventerà la guida. Ne vien fuori il ritratto di un uomo singolare, riservato, di poche parole ma attento a quelle degli altri, timido, quasi umile, e anche per questo adorato dai suoi, ma per nulla cupo, ironico e sarcastico, che arrivato al potere continuerà a condurre la vita spartana di sempre e non lo userà per arricchirsi o ritagliarsi privilegi ma per inseguire un suo sogno. Quello di un Afghanistan finalmente unificato e pacificato, lontanissimo dagli stili di vita dell'Occidente.
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La fatica dei giusti
Michele Vietti
Università Bocconi Editore, 2011
​Si può parlare di giustizia oggi in Italia senza lasciarsi invischiare nella polemica? Si può“raccontare” il faticoso mestiere del magistrato senza difese d’ufficio ma smentendo, numeri alla mano, la vulgata che vuole farne un burocrate inefficiente o un potente intoccabile? E si può provare a capire le ragioni dello “stato d’insolvenza” della giustizia (con i suoi 9 milioni di processi pendenti) e a proporre soluzioni, forse imperfette, ma pragmatiche e non ideologiche?
È ciò che questo libro cerca di fare.
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La verità dietro l'angolo
Luigi Mazzella
Avagliano, 2011
​Filippo Jacunzi è un giornalista bene affermato e sposato con Greta Jansson, una donna di solare bellezza, nata nella lontana Svezia. Un giorno, rientrando a casa, trova sua moglie sconvolta e in preda a un pianto dirotto. La sua amica del cuore, Kerstin, compagna di giochi nell'infanzia trascorsa nelle terre del Roslagen, a nord di Uppsala, è stata trovata morta nel suo letto dal figlio adolescente Lars, nella casa in cui abitava nella periferia di Parigi. Le circostanze della morte appaiono alla donna subito misteriose. L'amica, a detta del marito Serge, aveva chiesto di dormire da sola, costringendolo a riposare sul divano dello studio. Durante quel lungo sonno, di circa ventiquattro ore, persino il fedele cane era stato tenuto fuori nella camera da letto, dove pure aveva la sua cuccia abituale e a nessuno, in casa, era venuto in mente di vedere che cosa accadesse dietro quella porta. Greta convince Filippo a partire immediatamente per la Francia. Nel corso della traversata aerea i ricordi dell'intensa amicizia con Kerstin si affollano e si accavallano nella sua mente. L'incontro con i familiari dell'amica è agghiacciante. C'è in corso un'inchiesta di polizia, ma i particolari della vicenda, nelle parole del marito, del figlio, dei due cognati (marito e moglie) emergono in modo sempre più confuso e contraddittorio. Greta decide di andare sino in fondo nella ricerca della verità...
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Nel labirinto degli dèi
Antonio Ingroia
Il Saggiatore, 2010
​Questo non è un libro di storia, ma un libro di storie. Storie tratte dalla mia esperienza giudiziaria. La vicenda umana e professionale di un magistrato che, un po’ per caso e un po’ per necessità, un po’ per scelta e un po’ per destino, si ritrova giovanissimo in mezzo alla Storia. Quella fatta anche dai grandi uomini, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, accanto ai quali ho avuto il privilegio di muovere i primi passi della mia carriera, e dai quali ho avuto la fortuna di sentirmi chiedere se mi sarebbe piaciuto, un giorno, occuparmi di inchieste di mafia, proprio come loro. E ora – sembra un secolo – mi sono ritrovato a ripercorrerne le orme, ricoprendo l’incarico di procuratore aggiunto a Palermo. Quello assunto da Falcone negli anni della delegittimazione e dell’isolamento in Procura, quello ricoperto da Borsellino quando venne ucciso. Questo mi son proposto: raccontare di mafia e di antimafia, attraverso semplici storie di vita. Alcune riguardano episodi della mia vita personale, altre la vita di tutti noi.
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L'Italia s'è desta. La vera storia dell’inno di Mameli e del Tricolore
Giuseppe Marchetti Tricamo; Tarquinio Maiorino; Andrea Zagami
Cairo Editore, 2011
​Dopo decenni in cui i simboli dei valori nazionali sembravano aver perso la loro forza evocativa, L’Italia s’è desta ci accompagna alla scoperta dell’inno e della bandiera italiana, colmando una grossa lacuna nella conoscenza della nostra storia. Quanti italiani oggi conoscono per intero “Fratelli d’Italia”? Pochissimi. La maggioranza, infatti, non sa andare oltre la prima strofa. Eppure negli ultimi tempi, grazie a un generale risveglio d’interesse per le radici nazionali, il nostro inno sta tornando “di moda”. Così come la nostra bandiera, che sventola negli stadi delle principali competizioni internazionali, nei cantieri delle grandi imprese italiane all’estero o sulla cima del K2. “L’Italia s’è desta” ricostruisce la storia avventurosa del Tricolore e del nostro inno dalla loro nascita – rispettivamente nel 1797 e nel 1847 – fino a oggi. Una storia in cui spiccano figure affascinanti come quella di Goffredo Mameli, poeta-combattente che perse la vita a soli ventidue anni nella difesa della Repubblica romana, o come Mazzini e Garibaldi, ma in cui hanno un ruolo fondamentale anche tanti uomini e donne comuni, che combatterono sulle barricate rivoluzionarie e parteciparono ai grandi movimenti popolari. È una storia di cui tutti sappiamo qualcosa, ma che conosciamo in maniera frammentaria. Questo libro ce la ripropone in forma esauriente, accompagnandoci in un appassionante viaggio nel tempo e nello spazio. Dopo il boom di ascolti ottenuto da Roberto Benigni sul palco del Festival di Sanremo, un libro che permette finalmente di riscoprire l’inno d’Italia spiegandone il significato strofa per strofa. Come ha affermato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in un momento in cui è necessario che “ognuno faccia più che mai la sua parte, il nostro compito è di andare avanti”. In occasione dei 150 anni dell’unità nazionale, una lettura utile per tutti gli italiani.
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Viva l'Italia!
Aldo Cazzullo
Mondadori, 2011
​La Resistenza non è di moda. E considerata una "cosa di sinistra". Si dimentica il sangue dei sacerdoti come don Ferrante Bagiardi, che volle morire con i parrocchiani dicendo "vi accompagno io davanti al Signore", e dei militari come il colonnello Montezemolo, cui i nazifascisti cavarono i denti e le unghie, non i nomi dei compagni. Si dimentica che i partigiani non furono tutti sanguinari vendicatori [leggi tutto ...] ma anzi vennero braccati, torturati, impiccati ed esposti per terrorizzare i civili; e che i "vinti", i "ragazzi di Salò", per venti mesi ebbero il coltello dalla parte del manico, e lo usarono. Neppure il Risorgimento è di moda. Lo si considera una "cosa da liberali". Si dimentica che nel 1848 insorse l'Italia intera. Oggi è l'ora della Lega e dei neoborbonici. L'Italia la si vorrebbe divisa o ridotta a Belpaese: non una nazione, ma un posto in cui non si vive poi così male. Invece l'Italia è una cosa seria. E molto più antica di 150 anni; è nata nei versi di Dante e Petrarca, nella pittura di Piero della Francesca e di Tiziano. Ed è diventata una nazione grazie a eroi spesso dimenticati. Aldo Cazzullo ne racconta la storia. Respinge l'idea leghista e la retorica del Belpaese. Prefigura la nascita di un "partito della nazione". E avanza un'ipotesi: che in fondo gli italiani siano intimamente legati all'Italia più di quanto loro stessi pensino. Prefazione di Francesco De Gregori.
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Caraitali@ Dalle missioni all’estero i nostri soldati raccontano
Letizia Leviti
Centro Pubblicistica dell’Esercito, 2011
​L’autrice ha raccolto le testimonianze dei militari dell’esercito dai vari teatri operativi nel mondo con un metodo originale, ovvero “un indirizzo di posta elettronica dedicato, impegno e voglia di leggere, impegno e voglia di scrivere”.
Arricchito da un’e-mail introduttiva del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e dalla presentazione del generale Valotto, il libro costituisce un prodotto editoriale istituzionale che, per la prima volta, concede spazio e voce direttamente ai militari per cercare di far capire, con lo strumento semplice e diretto dell’e-mail, quanto intenso ed importante sia l’impegno dell’esercito per riportare stabilità e pace in territori martoriati da anni di devastazioni belliche.
Nel corso della presentazione sarà attivata una videoconferenza con i comandanti dei contingenti militari italiani in Afghanistan e Libano.
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La mia vita, i miei ricordi
Maria Pia di Savoia
Mondadori Electa, 2010
​Primogenita dell'ultimo sovrano d'Italia, Umberto II, e della regina Maria José, la principessa Maria Pia di Savoia, nata a Napoli nel 1934, ripercorre i passi salienti della sua esistenza nelle pagine di questo libro, in cui episodi privati si intrecciano ad avvenimenti pubblici, accompagnando il lettore in un viaggio sul filo del tempo tra vita familiare e mondanità, frequentazione del jet-set e attività filantropiche, impegno culturale e riflessione spirituale. Il racconto, arricchito da un ampio corredo fotografico, si dipana tra aneddoti e curiosità, narrazione di fatti di cronaca e squarci di intimità. Accanto a note celebrità emerge anche il quotidiano di uomini e donne che hanno condiviso tanti momenti della vita della principessa, dall'infanzia spensierata trascorsa nelle tenute e nei palazzi reali alle difficoltà dell'esilio, che la vide lasciare l'Italia nel 1946, fino alla serena esperienza di nonna felice. Madre, moglie, scrittrice, giornalista: Maria Pia di Savoia, che vive tra Palm Beach e Neuilly-sur-Seine con il marito Michel de Bourbon-Parme, si considera innanzi tutto una donna come tutte le altre, senza nostalgie per il passato, distinguendosi per lo stile e la riservatezza con cui ha saputo essere nobile rappresentante di Casa Savoia.
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Lo tsunami nucleare. I trenta giorni che sconvolsero il Giappone
Pio D'Emilia
Manifestolibri, 2011
​L'11 marzo 2011, un sisma di magnitudo 9.0, seguito da uno tsunami, ha sconvolto il Giappone causando oltre trentamila vittime. In un diario di trenta giorni trascorsi al "fronte", Pio d'Emilia, corrispondente da Tokyo per Sky Tg24, e storico collaboratore de il manifesto, racconta gli eventi che hanno sconvolto il destino di una nazione e modificato l'assetto economico mondiale. La cronaca del giornalista, l'unico ad essere arrivato davanti ai cancelli della centrale nucleare di Fukushima, si alterna allo sguardo dell'uomo nel tentativo di delineare le prospettive di un paese interamente da ricostruire e minacciato da un altro possibile "tsunami", quello nucleare, i cui danni sono tutt'ora imprevedibili. Completano il volume una serie di foto scattate subito dopo il terremoto, una dettagliata cronologia degli eventi e una nota critica su come la stampa internazionale ha coperto questa catastrofe. Con uno scritto di Randy Taguchi.
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Risorgimento laico
Massimo Teodori
Rubbettino, 2011
Il pamphlet ripercorre le idee forza che furono alla base del ricongiungimento dell’Italia alla moderna
civiltà europea. Di fronte alle contraffazioni della storia dell’Ottocento, come ad esempio la “Lettera agli italiani”di Benedetto XVI del 17 marzo 2011, e alle risorgenti pulsioni populiste, separatiste e clericali antirisorgimentali, l’autore dimostra che la laicità, oltre l’unità e l’indipendenza, è stata un pilastro unificante delle correnti politiche che hanno fatto l’Italia, sia con i monarchici che con i repubblicani, sia con i liberali della Destra (Cavour) che con i democratici della Sinistra (Garibaldi
e Mazzini). Lo scritto si conclude con la messa in guardia, di fronte alle nuove tendenze anti-illuministiche, anti-liberali e anti-democratiche che evocano, dopo centocinquant’anni, lo spirito reazionario del Sillabo di Pio IX.


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Occhi di marmo di Mario Pannunzio
Massimo Teodori; Antonio De Benedetti; Alfonso Berardinelli
Aragno, 2011

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Francesco Cossiga L'Italia di K
Mario Benedetto
Aliberti, 2011
​Un giovanissimo “discepolo” desideroso di apprendere e un maestro d’eccezione: Mario Benedetto, a soli ventun anni, ha la fortuna di conoscere personalmente Francesco Cossiga. E ha l’opportunità di condividere con lui opinioni, giudizi e sensazioni, di acquisirne gli insegnamenti e di apprezzarne le doti di politico e di comunicatore.
Nell’anniversario della scomparsa del Picconatore, ecco la sua eredità: un confronto serrato tra l’Italia della prima Repubblica e quella contemporanea, tra la figura di Cossiga e quella di Berlusconi, tra i problemi che portarono al progetto della Grande Riforma e quelli che ancora oggi affliggono il nostro Paese.
Un libro rivolto ai giovani (ma non solo) che – attraverso aneddoti mai raccontati e uno sguardo privo di pregiudizi – illumina in maniera nuova una figura che ha sempre diviso gli animi, ma che ha portato avanti una qualità oggi indispensabile: il coraggio.
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Il domani appartiene al noi. 150 passi per uscire dal presentismo
Angelo Mellone; Federico Eichberg
Rubbettino, 2011
​​L'Italia che compie 150 anni appare una nazione immemore della sua storia e schiacciata nell'orizzonte stretto del presentismo. Il marketing dell'apparenza conta più dell'impegno civile. La gara al consenso immediato viene prima della solidarietà tra generazioni. Conta solo ciò che esiste oggi: da conquistare con ogni mezzo. Presentista è anche l'illusione che l'Italia sia un grande parco giochi per adolescenti, un'immensa piazza televisiva, una nazione che non ha più la forza e la voglia di indignarsi senza cadere nella trappola di un radicalismo senza prospettive. La variabile chiave non è la certezza del declino ma il pericolo del degrado: civile, morale, etico, paesaggistico, il degrado di una politica bloccata e incapace di superare lo scontro apocalittico tra le "due Italie". E così restano inevase le grandi questioni del rilancio etico, culturale, sociale ed economico. Il 150esimo anniversario dell'Unità, il Giubileo della Patria, deve essere però l'occasione per una grande operazione di sincerità. E dunque dalla critica della "deriva presentista" prende le mosse questo saggio, una prospettiva ribelle sull'Italia che si smarca da lamenti e piagnistei e riscopre il "noi" come categoria politica, come atto di ribellione all'individualismo, al disimpegno e alla privatizzazione dell'etica. Il sentimento del "noi", che è apparso nei momenti migliori della nostra storia nazionale, è la risorsa cruciale per la rinascenza dello "spirito italiano".
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I 99 giorni che travolsero il Cavaliere
Philip M. Godgift
Fazi Editore, 2011
Un romanzo che unisce un’attenta lettura della realtà d’oggi con l’indicazione dello sbocco che potrebbe avere l’attuale crisi politica. Un romanzo appassionante che tutti gli italiani dovrebbero leggere, per conoscere oggi quel che avverrà domani. Qualsiasi riferimento a persone realmente esistite (NON) è puramente casuale --- Philip M. Godgift ben conosce i segreti del Palazzo e così prospetta come [leggi tutto ...] plausibile e prossimo scenario quello di un referendum per la repubblica presidenziale e uno scontro finale in cui si affronteranno il Cavaliere e il Presidente della Repubblica. Protagonisti del romanzo/saggio di Godgift sono i principali politici italiani che si muovono, parlano e agiscono in maniera più che realistica durante i 99 giorni che portano alla caduta del Cavaliere. Attentati, sesso, violenza, lusinghe, ricatti, pedofilia e congreghe occulte si intrecciano sullo sfondo cabalistico della lotta politica in vista delle nuove elezioni che devono decidere le sorti dell’Italia. Sembra tutta fantasia, si tratta invece di uno scenario verosimile, per non dire del tutto veritiero nell’immediato futuro: con un tono grottesco e a tratti esilarante, l’autore costruisce una campagna elettorale insanguinata e costellata di finti dossier, una svolta autoritaria che spingerà il Presidente Napolitano ad abbandonare il Quirinale e a candidarsi premier per il centrosinistra.​
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Questo l'ho fatto io!
Francesca Romana Barberini
Avallardi, 2011
​Il meglio di Questo l’ho fatto io!, il popolare format di Gambero Rosso Channel nel quale tanti cuochi per passione si mettono in gioco davanti alle telecamere.
Questo libro è anche il vostro libro.

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Vento a favore
Pietro Colucci; Edo Ronchi
Edizioni Ambiente, 2011
​Provate a immaginare un rappresentante del centrosinistra e uno del centrodestra che scrivono insieme un patto per l’ambiente, fatto di riflessioni, proposte, scelte di campo condivise. Impossibile? Nient’affatto. Edo Ronchi e Pietro Colucci, due protagonisti di primo piano sulla scena politica e imprenditoriale nazionale, da anni si misurano con le difficoltà del nostro Paese nell’affrontare in maniera seria e sistematica l’agenda ambientale. Per questo motivo hanno elaborato una sorta di piano d’azione per far uscire l’Italia da decenni di emergenze ormai cronicizzate e per afferrare le opportunità di cambiamento positivo che offre la fase di crisi economica, climatica ed energetica che stiamo attraversando.

Vento a favore è un’intervista ragionata, un dialogo e un confronto, la cui dichiarata speranza è quella di contribuire a modificare il costume nazionale dell’incomunicabilità tra schieramenti politici, in particolare rispetto all’ambiente, patrimonio comune da tutelare e valorizzare.

L’intervista è suddivisa in otto capitoli dedicati ai temi ambientali più scottanti: i cambiamenti climatici; la crisi economica e la green economy; l’efficienza e il risparmio energetico; lo sviluppo delle fonti rinnovabili; l’energia nucleare; la gestione sostenibile dei rifiuti; il dissesto idrogeologico e la tutela delle acque e del territorio; la ricerca e l’innovazione tecnologica

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