CORTINA RACCONTA - Guerra & pace
Guerra & pace
Evento del: 26/07/2011 18:00 - Audi Palace
Data articolo: 26/07/2011

Giornata romana convulsa e, comunque, settimana luttuosa: pare quasi che incidenti e coincidenze danzino scellerati sul palco dei teatri internazionali. Anche gl’incontri cortinesi quindi corrono lesti sul filo della diretta live delle votazioni parlamentari. I senatori nostri ospiti rinunciano alla propria presenza nel Cadore – assenza più che giustificata, sappiatelo – e, nonostante i tanti impegni, si concedono a brevi collegamenti telefonici che permettono loro di interloquire con gli ospiti in sala.

A condurre quest’incontro sul palco dell'Audi Palace la giornalista del Tg1 Tiziana Ferrario, esperta di Medio Oriente. C’è spazio per il ricordo e la commozione, è solo di ieri la notizia della quarantunesima vittima italiana in Afghanistan. Esordisce Giangiacomo Calligaris, generale di Brigata dell’Esercito italiano, e ringrazia i “nostri ragazzi” grazie ai quali «possiamo vivere serenamente ogni giorno nelle nostre città». Illustra con dovizia di particolari il ruolo dei nostri contingenti in Libia dove, a suo dire, «se mai si arriva ad intervenire, si bombarda sempre con operazioni chirurgiche e per quanto possibile selettive». Andrea Margelletti è presidente del “Centro Studi Internazionali” ma non tace il proprio orgoglio tricolore. Auspica che il nostro Paese possa ritagliarsi un ruolo ancor più decisivo nel “mare nostrum”, rivela un aneddoto tosto e vero: le popolazioni del Mediterraneo reputano l’Italia “il loro Nord”: dunque per una volta ci toccherà comportarci da persone serie. Tentare d’illuminare il Mediterraneo col faro dei diritti, in soldoni. Basta insomma a «questa guerra libica fatta “coi fichi secchi”». È importante scendere in campo con più vigore e credibilità anche – o soprattutto – per via dell’assenza degli Stati Uniti, come esorta a fare Margelletti nel corso dell’intervista a margine del dibattito.

Roberto Castelli, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, parlamentare della Lega Nord, è impensierito. Ha scelto di non votare a favore del rifinanziamento e tiene a motivare la propria posizione singolare (peraltro non allineata con quella del suo gruppo parlamentare). Intanto proviamo a fare chiarezza: il decreto oggi all’esame dell’Aula comprende tutte le missioni in cui sono impegnati i nostri militari. L’anomalia libica, tuttavia, pone dei problemi di coscienza difficilmente risolubili; Castelli che – ai nostri microfoni – rivela di essere stato sensibilizzato dalla propria consorte, da sempre impegnata in organizzazioni umanitarie, e si chiede perché mai non si investa di più in cooperazione internazionale, anziché in missioni come quella in Libia che umanitarie non sono. Autorevole l’intervento di Mauro Del Vecchio, un tempo generale Corpo d’armata, oggi parlamentare del Partito Democratico: ovvio il tributo ai “ragazzi” impegnati nei tanti fronti e si sofferma sulla delicatezza del momento. Tocca poi a Barbara Contini che, da Roma, interviene nella sua doppia veste di ex governatrice di Nassirya e parlamentare del gruppo “Per il Terzo Polo” (che comprende i senatori di FLI ed ApI) e precisa che – per il senso di responsabilità che ha da sempre animato il suo impegno politico – non potrà che votare a favore del rifinanziamento delle nostre missioni. Guido Crosetto, sottosegretario alla Difesa, è ecumenico: si dice convinto che i gruppi ritroveranno l’armonia e testimonieranno alle truppe impegnate nei diversi scenari mondiali il proprio decisivo sostegno. 
 
Se davvero sarà così lo scopriremo la nelle prossime ore, il widewall in sala stampa (sempre collegato con la diretta dei lavori parlamentari) si colora di rosso ed invita a cambiare canale. Seduta sospesa.


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