CORTINA RACCONTA -
Nel mirino della speculazione
Nel mirino della speculazione
Evento del:
27/07/2011 18:00
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Audi Palace
Data articolo:
27/07/2011
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Avvio sorprendente – rocambolesco, a dire il vero, per il pubblico ampezzano. Una maschera resa celebre dalla pellicola “Wall Street” difende l’attività di speculazione che – stando all’etimologia ed ahinoi! “le parole sono importanti” altro non è che «il saper guardare lontano, l’abilità di anticipare gli eventi». Sotto le mentite spoglie di un mito del capitalismo sfrenato si nasconde Angelo Ciavarella, giovane broker finanziario, protagonista del siparietto iniziale di questo uggioso pomeriggio cortinese ideato dal conduttore Sergio Luciano.
L’economista Giorgio La Malfa è convito che le borse abbiano bisogno di quell’avidità di cui parlava Gordon Gekko, perché lo chiedono i mercati. Insiste su una sua campagna, quella sui rischi dell’euro, chiedeva anni fa cosa ci fosse alle spalle dell’euro: la moneta infatti è sempre espressione di una sovranità politica. L’euro, invece, a suo dire, era – ed oggi ancor più è – una moneta debole, frutto di un mero accordo tra paesi di un medesimo continente. La data di nascita della moneta unica fu il momento di massima disgregazione della classe dirigente comunitaria, occorreva rinsaldare l’architettura geopolitica del Vecchio Continente. Il salentino Nicola Onorati, responsabile promozione finanziaria e family office, Monte Paschi Siena, non ha dubbi: «occorre dialogare coi risparmiatori per gestire al meglio una situazione così complessa. Viviamo una situazione difficile, si pensi al differenziale, ma il sistema Paese appare più che solido».
Carlo Gentili, amministratore delegato Nextam Partners Sgr,tifa per l’orgoglio tricolore e abbina la stabilità delle banche alla credibilità delle istituzioni. Si augura, in breve, che si possa in fretta risalire la china. Gli dà man forte Giovanni Sabatini, direttore generale di Abi - Associazione Bancaria Italiana: «l’Italia è un paese solido, sia sempre benedetto il cauto risparmio delle famiglie italiane che consentono al Paese di non essere in balia del debito». Nel frattempo il broker rivela (oltre alla propria giovane immagine) un aneddoto a testimonianza dell’incredibile incertezza dei mercati, figlia anche della frenetica ambizione degli operatori finanziari. Un saggio esperto americano, a chi gli chiedesse un’analisi sul futuro delle professioni legate ai flussi di danaro, rispondeva serafico: “Shangai, Dubai, goodbye”.