CORTINA RACCONTA -
Sud chiama Nord
Sud chiama Nord
Evento del:
02/08/2011 21:30
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Audi Palace
Data articolo:
03/08/2011
Contenuto pagina
Faccia a faccia tra Stefano Caldoro, governatore della Regione Campania, e Luca Zaia, suo omologo veneto. Nord contro Sud. L’un contro l’altro armato (affatto, a dire il vero, il clima è piuttosto rilassato e non mancano i complimenti trai due). È tutto un “come ha detto Luca” o “non è colpa di Stefano”, a parte qualche inevitabile mugugno sul tema della sanità. Non sono rivali a confrontarsi sul palco, ma colleghi abituati a sacrificare le pettorine dell’appartenenza politica sull’altare del buongoverno. Ora, non tirate in ballo la faccenda rifiuti, qui i cuori si scaldano ed “i rifiuti campani restino lì dove sono, noi non li vogliamo” oppure “siamo un’area virtuosa a parte due zone critiche, il napoletano ed il salernitano”. Piccoli attriti trai due fieri presidenti, ma è roba passeggera.
I due si stimano, militano nella stessa coalizione e si confrontano con emergenze dello stesso drammatico tenore (si pensi allo smaltimento dei rifiuti partenopei o alle conseguenze dell’alluvione veneta). Oggi discutono senza rete incalzati dalle domande della giornalista e conduttrice La7 Myrta Merlino. A Nord si invoca il dimezzamento dei consiglieri regionali, da inserire nella nuova carta Statutaria della Regione che verrà varata di qui a poco – nonostante gli intoppi e gli ostruzionismi in consiglio. «Finalmente avremo un regolamento che preveda, in particolare, il blocco a due mandati per il presidente della Giunta, gli assessori ed i consiglieri regionali – l’esito è appeso al voto delle prossime ore, dunque il Governatore è più che cauto – ho il massimo rispetto dell'autonomia del consiglio e starò anch'io a vedere quali saranno le determinazioni". Caldoro si spinge oltre, proponendo la riduzione degli enti municipali inutili e – pur di non essere tacciato di voler far riforme a casa d’altri – incalza: «si accorpino le regioni se è il caso, gli enti pletorici non aiutano il Paese ad essere competitivo. Si potrebbe immaginare di fondere quelle regioni troppo piccole, o ancora di escludere le provincie senza retorica».
Il pubblico spesso applaude trasversalmente, niente campanilismi oggi. L’aggressione speculativa ai conti del Paese paiono aver ridotto le ultime barriere territoriali che impediscono di riflettere serenamente. È ormai tempo di austerità, Zaia rientrerà a casa a dormire con la moglie – niente hotel a spese dei contribuenti – e Caldoro si muove a bordo di una Punto dopo aver lottato contro i disagi connessi al ritardo un aereo di linea. Son giovani i due e non conoscono i trucchi del politichese, anche per questo la platea li premia.